IL RITO
Data: 30/09/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: morco70, Fonte: RaccontiMilu
... ma sapeva di non poterlo fare assolutamente.“Giuri obbedienza alle voci della sera e ti sottometterai a qualsiasi ordine ti verrà impartito e accetterai senza proferire parola qualsiasi cosa verrà inflitta al tuo corpo?”. Ormai era arrivata fin lì e non poteva, ma soprattutto non voleva più tornare indietro, ne aveva paura ma grande bisogno e desiderio “Lo giuro!” La voce non era tremante, ma determinata; quasi non si riconobbe “Sei ammessa! Ci divertirai e ti divertirai”.Tutti i suoi sensi, tranne la vista, erano in piena tensione, per sopperire all’impossibilità di vedere cosa accadeva intorno: poteva distintamente udire che le persone intorno a lei erano eccitate, ne udiva le voci eccitate e avvertiva l’odore del loro desiderio.Le sollevarono e tirarono le braccia al di sopra della testa e gliele bloccarono con qualcosa di metallico freddo e duro: non riusciva minimamente ad immaginare cosa potesse essere. Qualcuno le afferrò le gambe e le allargò bloccandole i piedi e le caviglie che risultavano ben saldi a terra. Delle mani sconosciute scivolarono sul suo vestito e subito sentì che la cerniera posta nella parte posteriore veniva aperta. Rimase lì nuda, sentendo gli occhi di tutte le persone intorno a lei indugiare sulla sua pelle. La fica le si inumidì al pensiero. “Ammirate e giudicate la nuova schiava offertaci dai nostri ospiti” sempre quella voce metallica che fu sovrastata da voci compiacenti e battiti di mani. Stava ancora elaborando quelle sensazioni che una ...
... frusta la colpì sui glutei facendola sussultare.“Preparala” intimò la voce, facendo schioccare ancora la frusta: sentì il rumore del colpo sulla carne ma non ne avvertì il dolore. Capì di non essere l’unica schiava della serata. “Quanto sei adorabile” le sussurrò una voce femminile nell’orecchio, doveva essere molto giovane, perché era fresca e solare. Sentì le sue piccole dita calde e morbide scivolare sul suo ventre. La frusta oscillò di nuovo senza colpire nessuna delle due, provocandole comunque dei brividi e facendo aumentare la vischiosità tra le grandi labbra; avvertì qualcosa che scivolava tra le sue cosce, erano le dita della ragazza che si diressero velocemente e senza indugi verso la fica di Laura.“Mi chiamo Liza” disse la ragazza. Le sue dita le scivolarono dentro e Laura istintivamente si irrigidì. Prima che riuscisse a rilassarsi avvertì il calore di un altro corpo alle sue spalle: due seni sodi con i capezzoli turgidi premevano sulla sua schiena. Liza la baciò, un bacio profondo e lungo sulla bocca, con le lingue che si intrecciavano. Un’altra bocca la morse sul collo, mentre Liza le leccava il collo e scendeva tra i seni, e ancora più giù oltrepassando il ventre e il monte di Venere. Laura riusciva a malapena muoversi, ma ascoltava come il suo corpo reagiva a ciò che le veniva fatto e agevolava i movimenti di quelle mani e bocche. La lingua di Liza scivolò dentro di lei, tra le grandi labbra completamente bagnate. Qualcuno da dietro le allargò i glutei e con la ...