Irene
Data: 27/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... sue mutandine e se le passò sul volto cercando di ripulirsi il più possibile dallo sperma ma non era certo facile farlo soltanto con un paio di mutandine di per loro già bagnate.
“Lascia che ti aiuti” – disse Christian che, vedendola in difficoltà, raccolse da terra la sua magliettina a fiori e gliela passò su tutto il volto.
“Ecco, così sei perfetta…un raggio di sole, come quando sei arrivata” – disse Christian prendendola in giro.
Adesso prendi i tuoi soldi, rivestiti e aspettami qui, ho ancora una sorpresa per te”, disse Christian gettando la banconota da 500 euro per terra di fianco ai vestiti della ragazza ed uscendo per un momento dalla stanza dopo essersi infilato i pantaloni e le scarpe.
Irene si alzò in piedi, raccolse da terra i soldi e fece per indossare i jeans quando fu rimproverata da Christian appena rientrato nella stanza.
“Cosa stai facendo? Tua mamma non ti ha insegnato che non si esce senza mutandine?” – disse
“tu non sei una puttana…ricordi?” – proseguì ridendo.
Irene riprese in mano le mutandine zuppe degli umori della sua vagina, della sua saliva e dello sperma di Christian e se le rimise addosso, quindi si mise i jeans.
Infilò le calze e le scarpe, raccolse da terra il reggiseno, se lo riallacciò e si rimise addosso la sua magliettina con i fiorellini e le macchie di sperma.
“Seguimi” – disse Christian
Accompagnò Irene fuori dalla porta dove ad aspettarla c’era un carrello per le pulizie con tanto di pattumiera, scope, ...
... secchio e stracci.
“Visto che hai così tanto a cuore la nostra azienda, ho pensato che forse potresti darci una mano” – le disse Christian
“trascina questo carrello fino al bagno e aspettami là”.
Irene, spettinata e rossa in viso spinse il carrello lungo il corridoio passando di fronte alla reception sotto lo sguardo stupefatto di Manuela, superò l’open space tenendo sempre la testa bassa e senza degnare nessuno di uno sguardo, anzi avrebbe voluto essere invisibile per evitare che gli altri la vedessero in quelle condizioni.
Girò l’angolo, aprì la porta ed entrò in bagno.
Pochi minuti dopo Christian la raggiunse, prese dal carrello il cono che indicava pulizie in corso e lo piazzò fuori dalla porta in modo che nessuno entrasse a disturbare.
“Sai già quello che devi fare, sguattera” – le disse porgendole il manico di uno scopettone.
Irene mantenendo gli occhi a terra infilò la scopa nel secchio dell’acqua e iniziò a pulire per terra sotto lo sguardo severo e attendo di Christian.
In una quindicina di minuti il pavimento venne pulito.
“Posso andare adesso?” – disse Irene con occhi angelici
“Quasi” – disse lui;
“i cessi non si puliscono da soli” – proseguì indicando le tazze del water.
“Mi rifiuto di pulirle anche i cessi, sono stata umiliata abbastanza per oggi” – replicò la giovane.
“Ricordati che ti ho dato 500 euro, per quella cifra dovrei farti pulire anche il cesso di casa mia, con la lingua però…” – rispose Christian alterato.
Prese ...