Marosi 4
Data: 24/09/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... dimostrazione? Questo sogno, questo locale dove siamo, l’ho formulato io quando avevamo nove anni e andavamo alle elementari; tu lo assumesti allora e l’hai fatto diventare tuo, con grinta.
Ma lo abbiamo disegnato insieme; e tu, fra noi, eri il più fragile; io ti davo la grinta e tu la spingevi al massimo; vale anche per il ricettario di cui vai giustamente orgoglioso; la vostra splendida edizione dice concretamente che il quadernetto l’ho stilato io; non dico che fossi migliore o superiore a te, dico che insieme eravamo una coppia inossidabile; ma tu eri e sei rimasto un debole, specialmente quando hai scelto la vendetta; non è un difetto essere fragile, anzi ti rende prezioso.
Anche Calogero è stato un pilastro per la tua debolezza; il viaggio, l’imbarco, l’affrontare l’ignoto erano il suo sogno che tu hai fatto tuo e che, alla prima occasione, hai fatto diventare la molla per riscattarti o per vendicarti ancora, di lui e di me; sei un debole con Teresa che ti ha plasmato alle sue esigenze, ha accentuato il tuo lato ‘economico’ e ti ha fatto diventare la macchina dei successi che sei diventato; senza lei, non avresti fatto niente di quello che sei.
Sei debole perché sei scappato; io ho commesso solo un gravissimo errore, di sopravvalutazione; eravamo così integrati che vedevo inalterabile la tua capacità di lanciarti se ti si offriva uno spunto per sognare; ero arciconvinta che, se ti avessi fornito l’occasione per un diverso modo di fare l’amore, te ne saresti ...
... impossessato, l’avresti inquadrato nei tuoi schemi, l’avresti fatto tuo e ci avresti costruito un nuovo modo di essere coppia.
Non è andata così, perché forse meditavi già di seguire il sogno di Calogero, imbarcarti e scappare; … STA ZITTO e ti dimostro; ti ricordi quella volta che al mercatino comprasti, per ‘sfizio’ dicesti, lo scudiscio? Mi dicesti che alla prima occasione mi avresti dimostrato quali cicatrici indelebili era in grado di lasciare; ero certa, quella maledetta sera, che saresti andato a prenderlo e ci avresti ridotto un ammasso di carne sanguinolenta; ma non sei forte come speravo; sei un debole e sei scappato.
Non era il sesso qualunque di un imbecille senza nome, senza volto, senza storia, a farti scattare; non sono state le corna, a scatenarti; l’uomo forte che so che c’è in te avrebbe fatto ben altro; forse mi avrebbe uccisa; il debole che sei usò quello spunto per realizzare l’altro sogno, quello che mi scaricava come zavorra inutile; sei scappato; io ti proponevo di sognare un sesso libero e tu ti attaccavi all’imbarco come via di fuga; questo ha ucciso il matrimonio, ma non ha intaccato i miei sogni, non ha distrutto il mio amore.
Teresa mi dice che sei stato rapidamente svezzato; e che gran parte del merito è stato suo; vedi, la tua debolezza ha trovato un’altra cima a cui aggrapparsi; non hai deciso, non hai scelto; ti sei aggrappato e sei dipeso dal nuovo amore … Teresa, non ti inalberare; lo so che gli sei legata ma che non lo sposeresti mai; ...