Marosi 4 - Racconti Erotici

Marosi 4

Apre la porta ed escono; i tre stanno visitando i locali rinnovati e parlano con entusiasmo del progetto e della sua realizzazione; Teresa, incautamente, accenna al ‘progetto di Rosario’; in un rigurgito di onestà, lui la corregge.

“Il progetto è un sogno di una bambina, che è diventato qualcosa di definito nel tempo; i disegni su cui Arturo ha lavorato sono di quella maledetta bambina quando diventò mia moglie; di mio c’è solo l’entusiasmo; Teresa, lo sai bene che sono uno strumento docile nelle tue mani come lo sono stato nella mani di Margie e di Calogero; non ho mai negato questa mia debolezza e non me ne pento, ma la verità va detta; anche il libretto che hai pubblicato è di Margie; io l’ho usurpato per amore.”

“Sia di chi sia, è meraviglioso!”

Arturo sembra chiedere con gli occhi a Margie se tutto va bene; lei gli accenna di si con la testa e gli sorride; Teresa chiede a Rosario dove era andato.

“Ho fatto l’amore con mia moglie!”

Lei trattiene a stento uno scatto d’ira.

“La donna di quel pervertito sarebbe ancora tua moglie?”

“Margie, a che punto è il nostro matrimonio?”

“Te l’ho detto che sei scemo; la sentenza di separazione è vecchia di più di un anno, ormai; tra poco potrai anche divorziare, se ti va.”

Calogero va alla sua scrivania e gli consegna l’atto del tribunale vecchio di oltre un anno; Rosario lo guarda sbalordito come a chiedere perché glielo consegna così tardi.

“Ho pensato che fosse meglio che non sapessi; non volevo ...

... turbare la tua crescita.”

“Teresa, se dopo il tour in Europa io smetto questa corsa assurda, te la senti di sposarmi?”

“Tu devi avere battuto la testa; io avevo anche pensato di sposarmi finché non ho scoperto la vera natura degli uomini; ora ti illudi, se speri che voglia legarmi per sempre ad un uomo. Niente di personale, ma il matrimonio non fa per me; il lavoro non tradisce e da soddisfazioni!”

“Comunque, dopo Cannes, io smetto, rinuncio a tutto, sogni, progetti, amore, famiglia e quel diavolo che volete; me ne vado nel posto più remoto del mondo e mi godo un po’ di pace finalmente!”

“Carissimo amore mio, … STA ZITTO PER FAVORE … quello che non hai capito e che non capirai mai è che sei sempre stato il mio unico vero grande amore; … TI HO DETTO DI STARE ZITTO; PER UNA VOLTA ALMENO, SII SERIO E ASCOLTA; sei il mio amore; lo sei, qualunque cosa sia successa e comunque tu la pensi; non hai nessun diritto sui miei sentimenti, sono io che ti amo non sei tu che mi autorizzi o mi proibisci di farlo; amore mio, tu sei un uomo straordinario; non è un caso che ti abbia amato per tutta la vita; non dimenticare che avevamo solo cinque anni quando ci siamo incontrati.

Sei perfetto finché si tratta di agire dentro gli schemi o per raggiungere degli scopi; direi che sei un homo economicus, un pragmatico, uno che bada ai risultati; sei anche creativo, se vuoi; ma sei un debole; non sei capace di sognare da solo; ti appoggi ai sogni di chi ti è strettamente vicino; vuoi la ...