1. Il giovane cuckold (i)


    Data: 28/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: neriandrea28, Fonte: Annunci69

    ... me?»
    
    «Te l'ho detto. È per il sesso…»
    
    Come spesso succede, chi viene tradito vuole sapere chi è il rivale, come è nata la storia. Per me fu lo stesso.
    
    «Chi è? Lo conosco?» chiesi.
    
    Esitò, prima di rispondere, poi si decise.
    
    «È Marino…il mio professore» mormorò.
    
    Rimasi di stucco, era l'ultima persona a cui avrei pensato.
    
    «È pazzesco!» sbottai «È inaudito! E poi avrà cinquant'anni, ti rendi conto?»
    
    «Hai ragione, è una follia, ma è successo…»
    
    «Come è cominciata?» chiesi, ero ancora sbalordito.
    
    «Beh, eravamo nel suo studio…eravamo seduto vicini, gli stavo mostrando il nuovo capitolo della tesi…» cominciò
    
    «E poi?» la incalzai.
    
    «Mi ha baciata!»
    
    «Che stronzo!» commentai «E tu, che hai fatto?»
    
    Arrossì.
    
    «Ero stupita, volevo respingerlo, ma poi...ha cominciato a toccarmi..insomma, mi sono eccitata» concluse diventando sempre più rossa.
    
    «E poi ti sei fatta scopare!» esclamai arrabbiato e volutamente volgare, non usavamo mai la parola scopare tra noi.
    
    «Sì» confermò compunta abbassando lo sguardo.
    
    La mia curiosità divenne morbosa, volevo sapere tutto.
    
    «Come ti ha scopata?» incalzai.
    
    Mi guardò perplessa, poi capì.
    
    «Mi sono tolta le mutandine e mi sono seduta su di lui.»
    
    «Che bella scena!» commentai ironico poi continuai «Hai goduto molto?»
    
    «Sì»
    
    «E anche lui, immagino. Ti è venuto dentro?»
    
    «Sì»
    
    Mi vergogno a dirlo, ma quel resoconto mi stava stuzzicando. Sentire come la mia ragazza si era fatta scopare da un ...
    ... altro mi eccitava!
    
    «E poi, avete scopato di nuovo?»
    
    «Sì, sono andata a casa sua, qualche sera dopo».
    
    Senza riflettere, per la forza dell'abitudine, la mia mano si posò sulla sua gamba nuda, la gonna era molto salita, e, sempre per abitudine, la carezzavo. Quando mi resi conto, stavo per toglierla, ma lei mi bloccò, stringendo la mia mano fra le cosce. Poi posò la sua sul mio inguine.
    
    «Quindi lì l'avete fatto a letto?» continuai a chiedere.
    
    «Sì, certo.»
    
    «Molto più comodo» commentai.
    
    Lei si limitò a un pallido sorriso.
    
    «In che posizione l'avete fatto?»
    
    «Perché lo vuoi sapere?» mi chiese perplessa.
    
    «Voglio sapere tutto!»
    
    «Va bene, amore, come vuoi. Prima mi sono messa stesa, con lui sopra, poi dopo ha voluto prendermi da dietro.»
    
    Era l'immagine su cui la mia mente aveva fantasticato: lei a quattro zampe scopata da dietro!
    
    Feci la domanda che mi bruciava.
    
    «Ce l'ha molto grosso?» le chiesi, quasi sussurrando.
    
    «Oh sì» sospirò lei «ce l'ha enorme, durissimo, mi riempie tutta!»
    
    Quella risposta, il tono quasi sognante di lei, mi provocò un'immediata erezione. Lei se ne accorse e strinse dolcemente il mio cazzo attraverso i pantaloni.
    
    «Ti sei eccitato, amore» mi soffiò nell'orecchio, fra lo stupito e il compiaciuto.
    
    La mia mano salì fra le sue cosce, che lei allargò compiacente. Insinuai le dita sotto le mutandine e sentii che era molto bagnata. Sospirò di piacere alla mia carezza, abbassò la chiusura lampo e tirò fuori il mio cazzo ...
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