1. Il giovane cuckold (i)


    Data: 28/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: neriandrea28, Fonte: Annunci69

    ... quell'uomo.
    
    Rimasi in silenzio, mi sembrava che il mondo mi stesse crollando addosso.
    
    «Devi credermi, amore» sussurrò lei «i miei sentimenti per te non sono cambiati, ti amo come prima. Quella è solo una storia di sesso, il mio cuore è sempre tuo, solo tuo.»
    
    «Vuoi dire che hai una storia con quel tizio? Che non è stata una volta sola?»
    
    «È così» confermò abbassando gli occhi.
    
    Ero sul punto di scoppiare in lacrime per la disperazione, ma non volevo farlo davanti a lei.
    
    «È meglio che io vada» dissi. Mi alzai e scappai via.
    
    Arrivai a casa e mi chiusi nella mia camera, annichilito. Pochi minuti dopo squillò il cellulare, era lei.
    
    «Non voglio lasciarti così, amore mio, dobbiamo parlare, ti prego» cominciò implorante.
    
    Ero arrabbiato, sconvolto, deluso, forse avrei dovuto troncare, ma l'amavo e non ebbi il coraggio di farlo.
    
    «Ho bisogno di tempo» riuscii a rispondere.
    
    «Sì, hai ragione, però domani sera torna da me, ti prego.»
    
    Acconsentii.
    
    Mi misi a letto, sconsolato.
    
    Ripensai alle parole di Rita. Aveva ragione purtroppo, a letto non ero un granché.
    
    Premetto che purtroppo la natura non mi ha regalato una grande dotazione, ho un pene piuttosto piccolo, non molto lungo e piuttosto sottile, anche in piena erezione. Ma questo forse non sarebbe stato un grave problema, il fatto era che duravo poco. Quando scopavamo non riuscivo a trattenermi e venivo immancabilmente dopo pochissimi minuti, e lei, ancora in piena eccitazione, restava ...
    ... insoddisfatta. Io cercavo di rimediare e in genere la facevo venire dopo, leccandole la fichetta, cosa che sapevo fare abbastanza bene, ma certo non era la stessa cosa. Il fatto era poi che, dopo essere venuto una volta, non avevo una gran voglia di ricominciare, anzi non ne avevo affatto a dire la verità'. Con la mia scarsa esperienza non concepivo che si potesse scopare più' volte di seguito. Invece lei lo desiderava, a volte cercava di stimolarmi, si strusciava addosso a me sospirando vogliosa, lo prendeva in bocca per farlo diventare duro di nuovo, ma poi rinunciava di fronte alla mia scarsa partecipazione.
    
    Quell'uomo invece la soddisfaceva molto, al contrario di me, me l'aveva detto chiaro e tondo. Cominciai a fantasticare, nella mente vedevo Rita posseduta da un energumeno, la vedevo urlare di piacere, mentre lui la scopava energicamente, da dietro, la scena classica che avevo visto in decine di film porno. Stranamente, quella fantasia mi eccitò, mi masturbai furiosamente e venni.
    
    La sera dopo tornai da lei. La madre mi salutò affettuosamente, come al solito, poi ci lasciò soli nel salotto. Ci sedemmo sul divano, uno a fianco all'altra, distanti, senza parlare e restammo così per qualche minuto. Poi lei si strinse a me e appoggiò la testa sulla mia spalla.
    
    «Ora cosa facciamo?» sussurrò.
    
    «Non lo so» risposi.
    
    «Non voglio che ci lasciamo, ti amo» continuò lei.
    
    «Vuoi dire che non vedrai più quel tizio?» chiesi speranzoso.
    
    «Non posso…»
    
    «Perché non puoi, se ami ...
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