1. Il giovane cuckold (i)


    Data: 28/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: neriandrea28, Fonte: Annunci69

    ... un attimo la testa «ho tanta voglia di cazzo, dammelo subito!»
    
    «Lo vuoi nel culo, vero? Dillo!» chiese lui.
    
    «Sììì, nel culo! Lo voglio nel culo!»
    
    Si alzò, si sfilò le mutandine, si inginocchiò sul divano, con le natiche nude protese in fuori.
    
    Lui le si mise dietro, appoggiò il cazzo nel solco fra i glutei, guidandolo con la mano. Poi diede una forte spinta e capii che le stava entrando dietro..
    
    «Ahhhh!» urlò di dolore Rita, cercando istintivamente di sottrarsi, ma lui l'aveva afferrata alla vita e la tenne ferma.
    
    «Ferma!» le ordinò e lei ubbidì, rassegnata. Piagnucolava, respirando affannosamente
    
    Lui spinse ancora fino a entrare del tutto in lei, poi restò immobile. Dopo un po' lei cessò di lamentarsi e a quel punto Marino cominciò a muoversi lentamente avanti e indietro, con movimenti via via più ampi.
    
    «Dai, avvicinati,» mi disse a un certo punto Marino «vieni qui!»
    
    Mi alzai e mi misi al suo fianco. Potei vedere il suo grosso cazzo entrare e uscire dallo sfintere dilatato di lei, sembrava impossibile che riuscisse ad allargarsi tanto.
    
    Lui si sfilò del tutto.
    
    «Guarda ora, come gli ho aperto il culo!» disse
    
    Guardai quel buco enorme, completamente aperto, che pulsava, uno spettacolo impressionante. Pian piano si stava richiudendo, lui si prese il cazzo con la mano e lo rinfilò dentro tutto d'un colpo.
    
    Lei gemette, ma capii che non era per il dolore, le stava piacendo.
    
    «Ti piace molto il mio cazzo vero?» sogghignò lui ricominciando a ...
    ... muoversi avanti e indietro.
    
    «Sììì» mugolò lei
    
    «Ora vedrai come gode questa puttana!» ringhiò lui, dandole una pacca sul sedere.
    
    Cominciò a incularla furiosamente con colpi poderosi che la facevano sobbalzare. Lei cominciò a gemere sempre più forte, finché lanciò un urlo. Era venuta.
    
    Lui continuò a pompare, tenendola sempre ferma per la vita, poi urlò anche lui e con un ultimo forte colpo si piantò in lei.
    
    «Eccoti la mia sborra, troia!» gridò ansimando e accasciandosi su di lei.
    
    Ero rimasto immobile, lì vicino, e quando lui si sfilò vidi di nuovo lo sfintere spalancato di lei che ora sgocciolava sperma. Lei rimase in quella posizione per un po', poi si riscosse.
    
    «Vado in bagno» annunciò alzandosi. Era zuppa di sudore.
    
    «Ti aspettiamo a letto» disse Marino. «Andiamo» continuò poi rivolgendosi a me.
    
    Andammo in camera da letto, lui si spogliò del tutto e io lo imitai. Ci stendemmo ai due lati, lasciando spazio fra noi.
    
    «Bella inculata, vero?» commentò guardandomi, mentre si accarezzava il cazzo, ancora semi eretto.
    
    «Sì» mormorai. Che altro potevo dire?
    
    «Tu non l'hai mai inculata, vero?»
    
    «No» risposi a disagio.
    
    «Sai, tutte le donne godono tantissimo quando lo prendono in culo. Il difficile è convincerle a provare la prima volta, ma quando l'hanno assaggiato poi non possono farne a meno» concluse strizzandomi l'occhio.
    
    Non replicai.
    
    «Anche Rita non voleva prenderlo in culo, ma io glielo ho messo dentro lo stesso, a forza, e ora hai visto ...
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