1. Sesso con pubblico equestre


    Data: 28/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Kirara, Fonte: RaccontiMilu

    ... principessina, non sei ancora convinta?!’ Chiese lasciando trasparire una lieve nota di esasperazione.
    
    ‘Non vale! Non ci riesco solo perché tu sei appoggiato ai palmi. Come spostare una barca ancorata!’ Rispose con un broncio finto, lagnandosi come una bimba.
    
    Stava, palesemente, tentando d’arrampicarsi sugli specchi. Dovette ammettere con se stessa che la differenza di forza la urtava.
    
    ‘Va bene, voglio essere buono.’
    
    ‘Cos..!’
    
    Non le diede il tempo di rispondere che sollevò i palmi dal suolo e si sedette composto avvolgendola con entrambe le braccia per non farla cadere. Era stata costretta ad appoggiarsi, totalmente, a lui. Appoggiata sul suo basso ventre, le ginocchia strette sulla schiena temendo lui lasciasse la presa.
    
    ‘Guardati, ora sei anche bassa quanto giusto!’ Istigò. L’attimo di sorpresa svanì molto in fretta.
    
    ‘E tu sei sempre arrogante, saccente, stupido e bastardo come al solito!’ Attaccò lei aggrappandosi nuovamente alle sue spalle e sollevandosi quanto poteva.
    
    ‘Ti piacciono proprio le mie spalle, eh?’ Avvicinandosi al suo volto e sussurrandogli sulle labbra.
    
    Yoshie aprì bocca per parlare, ma venne zittita dalla lingua che si stava intrufolando come un ladro in chiesa. Non si tirò indietro, intrecciò la lingua dando passione a quel bacio. Intanto i suoi occhi vagavano furtivi per la stalla alla ricerca di qualcosa, ma cosa?
    
    Con un istinto meccanico la sua esile figura si appiattì sul ragazzo strusciando le sua intimità sul membro di ...
    ... Mattia che reagì con una evidente erezione.
    
    Le labbra carnose di lui si staccarono con un sorriso soddisfatto, aveva voglia di scoparsela.
    
    ‘Re Julien, che ne pensi di un giochino?’ Propose con altrettanta voglia.
    
    ‘Ti piacciono i giochi, eh? Sentiamo.’
    
    ‘Io vedo un ragazzo con un occhio castano e uno azzurro legato e cavalcato. Guarda che cavalco alla grande!’ alluse lei indicando il frisone, che arretrò le orecchie.
    
    ‘Se lo cavalcherai come cavalchi quell’animale, bhe’ direi che non ci sono dubbi.’ Rispose a fiato corto con le mani sotto i suoi abiti accarezzando ogni centimetro di quella pelle morbida che lasciava il senso del tatto in fibrillazione.
    
    Lo legò con la prima corda trovata. ‘Mh, che corda inadatta hai scelto principessina, neanche fare un nodo sei in grado’ Pensò allarmando la ragazza con il suo sorrisino.
    
    ‘Cosa c’&egrave? Non &egrave legato bene? Perché ridi?’
    
    ‘Rido perché non credevo mi legassi tanto stretto, hai paura che scappi?’ Mentì.
    
    Non lo stava neanche ascoltando, era intenta a togliergli i pantaloni e succhiargli il membro. Non aveva grande esperienze, ma era decisa a farlo godere, voleva farlo venire così velocemente da potersene vantare per l’eternità. Sapeva muovere la lingua divinamente, delicata e rapida. Con la mano sinistra accarezzava i testicoli e con la destra avvolgeva la base del pene esercitando una lieve pressione accompagnata da leggeri movimenti sincronizzati con la bocca.
    
    ‘Quelle labbra come cornice del mio ...