Sesso con pubblico equestre
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Kirara, Fonte: RaccontiMilu
Non serviva la sveglia, Rosina, alle sette e trenta, li tirò giù dal letto più puntuale di un orologio svizzero, come ogni persona di una certa età! Si sa che si svegliano alle prime luci del giorno insieme al canto dei galli.
I due ragazzi si precipitarono in sala dove la signora aveva preparato la colazione. ‘Certo che Yoshie è una ragazza sveglia!’ pensò Mattia.
Non avrebbe potuto scegliere luogo migliore a cui ristorarsi durante il loro trekking a cavallo, e gratis! Si chiedeva in che rapporti fossero, ma non era importante, la sua mente era persa negli occhi celesti della ragazza che parevano brillare di luce propria, ragazza più solare di quella non l’aveva mai conosciuta. Il sorriso di lei metteva in evidenza le sottili, ma ben scolpire labbra rosee, pensieri impuri attraversarono la mente del ragazzo’
Una pacca sulle spalle da parte di Rosina lo riportò alla realtà, fissava la donna chinando la nuca verso il basso, era inevitabile: lui uno e ottanta e l’anziana’ uno e venti?
‘Mattia, ragazzo mio, mangia! Non fare complimenti!’ incitò con genuina allegria.
‘Sì, signora la ringrazio.’ con un sorriso forzato.
La sua arroganza avrebbe voluto prendere il sopravvento, ma si limitò per rispetto.
La tavola era imbandita meglio di un Hotel in valle d’Aosta.
‘Non vi preoccupate, anche i cavalli stanno facendo un carico di calorie’ Ammicco Rosina con un sorrisino che rivelava i suoi pochi denti e, per giunta, marci.
Mattia non si fermò per ...
... ulteriori convenevoli, si sedette fronte a Yoshie e si misero a mangiare.
Non perdeva mai occasione per ammirarla, sembrava timida e impacciata, ma lui sapeva benissimo che dietro a quel faccino da ricca principessina si celava una persona che, quando voleva, poteva scontrarsi con un titano proveniente dagli inferi e trasformarlo in un docile cagnolino da borsa, anzi no’ Direi che peluche sia il termine più appropriato.
‘Con questa colazione abbiamo anche pranzato!’ Affermò lei, a voce bassa, spostandosi delicatamente una ciocca di capelli neri dietro l’orecchio destro dando una bella vista della pelle chiara.
‘Parla per te, principessina!’.’ Un fulmine attraversò la sua mente: ‘Come ho fatto a farmi amica una miliardaria?’ ma venne subito scacciato, era ovvio! I suoi occhi eterocromatici avevano fatto c’entro, no? Era più comodo pensarla così.
Il botta e risposta divertì l’anziana signora che, mentre sparecchiava, li incitò ad andare a preparare gli animali per proseguire il viaggio. Avrebbero dovuto percorrere trenta chilometri entro sera, dovevano sbrigarsi.
I loro sguardi si incrociarono, non serviva aprire bocca: ‘a chi arriva prima?’ il cenno di lei indicava un sì. Lungo la corsa non mancarono i dispetti l’uno verso l’altro giungendo alle stalle fissati dai cavalli attraverso le finestre dei box.
Il primo a raggiungere la meta fu Mattia che cominciò ad atteggiarsi a gran vincitore nutrendo l’ego.
‘Ho vinto io, principessina!’ Esultò osservando la ragazza ...