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Vita da cornuto 12
Data: 20/09/2021, Categorie: Sentimentali Autore: P1945, Fonte: EroticiRacconti
... così non c’era paragone con alcuno, compreso il pur bravissimo Massimo. Mi stava scopando anima e corpo e con anima e corpo godetti quella monta. Un fremito di tutto il corpo mi annunciò il sopraggiungere dell’orgasmo. Fu travolgente, cacciavo urla strozzate, mentre i miei fianchi si agitavano nella danza del piacere. P. mi tirò su e mi abbracciò stretta da dietro con le mani strette a coppa sulle mammelle. Fu un orgasmo anche della mente e mi sentii come trasportata in un iperspazio a volare con il mio amore tra le stelle. Rinvenni mentre anche P. terminava i suoi getti di piacere dentro di me. Ci guardammo con grande intensità e riprendemmo il gioco. “È stato estremamente piacevole; la ringrazio” “Lei è l’ultimo stasera. Se vuole, con un extra possiamo continuare oltre l’orario previsto.” “Grazie a lei per il favore, ma non posso. Entro un’ora devo essere a casa prima che rientri mia moglie. La amo pazzamente e non voglio darle motivo di dispiacere. Se anche lei ha qualcuno che ama, mi comprenderà bene.” Quella surreale dichiarazione d’amore di P. mi aveva ancora una volta travolta. Mantenni il gioco, ma non potetti trattenere due lacrime di gioia; me le asciugò con due baci sugli occhi. Riprendemmo il copione; era previsto un pompino; gli proposi di iniziare con una spagnola preparatoria, accettò. Mi misi supina con due cuscini dietro la testa; mi venne sopra a cavalcioni e poggiò il cazzo già duro tra le tette; con una mano passando sotto di lui mi solleticavo il ...
... clitoride, con l’altra stringevo le mammelle. Quando spingeva in avanti, arrivava a pormi la cappella tra le labbra e ne approfittavo per dare ora una succhiatina, ora una leccatina. Godeva visibilmente ed io con lui. Non esercitammo spesso in vita nostra quel tipo di amplesso, ma quelle poche volte fu sempre molto intenso. Ci fissavamo senza parlare; parlavano gli sguardi in quel rapporto dominato dai sentimenti. Dopo un bel po’ gli si fece il respiro più pesante ed io “Sarebbe così gentile da sborrarmi sul viso?” “Certamente con piacere …”. Lo attirai a me fino a prenderglielo in bocca. Gli lavorai la cappella alacremente con lingua e labbra. Mi misi un paio di occhiali e lo segai mentre gli titillavo il frenulo con la lingua. E venne sul mio viso, gli dirigevo io gli spruzzi a ricoprire ogni angolo del mio volto. Gli ripulii l’asta e la cappella. Ci vedevo da un occhio solo: una lente era totalmente ricoperta dal suo sperma. Tolsi gli occhiali e li ripulii leccandoli. Mi guardava senza dir nulla con una tenerezza infinita; si chinò e si mise a ripulirmi il volto con baci e leccatine. L’emozione era tanta che ebbi ancora un orgasmo. Passò dal bagno a ripulirsi e se ne andò dicendo: “Torno dal mio amore.” Quaranta minuti dopo rientravo in casa. Stava preparando la cena. Mi baciò normalmente come nulla fosse successo. Finito di cenare, ci appartammo sulla terrazza a sorbire un caffè. Appariva pensieroso. “Federica amore. Non so se vorrai perdonarmi: ti ho tradita con una ...