Sei amiche in videochat – capitolo 4 di 9
Data: 14/09/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... particolari. Raccogliere un pezzo da questa sua esperienza ed un altro da quella, montarli assieme e creare una storia. D’accordo, lui era un maschio e lei una femmina, ma non credeva fosse poi così differente l’esperienza tra i due sessi quando si trattava di fottere. Si alzò convinta e raggiunse la stanza di Marco. Bussò alla porta: per quanto avesse voluto vedere il suo uccello, considerava comunque sacra la privacy e non sarebbe entrata senza permesso. – Vieni, Chiara, – rispose lui, evidentemente di avviso diverso, sebbene si comportasse allo stesso modo quando doveva entrare nella stanza di lei, – entra pure. Hai paura di vedermi nudo? A quelle parole, la ragazza, mentre apriva la porta, si imporporò in volto. Ma lui era vestito, sebbene in calzoncini corti e una maglietta smanicata aderente. Era in mezzo alla stanza da letto, a piedi nudi, sopra uno di quei tappetini da fitness. Era sudato e stava abbassando un paio di manubri da quindici chili ciascuno dopo averli portati all’altezza delle spalle. E proprio sulle spalle, ben visibili con quella maglietta, che cadde lo sguardo della ragazza. Per qualche motivo, quelle muscolose di Marco la eccitavano più di ogni altra parte del suo corpo, a parte il fondoschiena e il bozzo che vedeva di tanto in tanto nella zona inguinale. Marco si inginocchiò e appoggiò i pesi sul pavimento, quindi rivolse l’attenzione sulla sorella. – Cosa c’è? – domandò mentre faceva partire un cronometro che portava al collo. La ragazza percepì un ...
... balzo al cuore trascinare via tutta la sicurezza che l’aveva portata nella stanza di suo fratello. Improvvisamente, si sentì fuori luogo di fronte a lui, in quel momento, in quella camera. Uno strascico dell’eccitazione che il racconto di Arianna le aveva causato riemerse nella sua coscienza, riempiendo la sua mente del desiderio del ragazzo davanti a lei. Chiara dovette deglutire a vuoto. Quando parlò, si ritrovò la voce che sembrava un pigolio. – Marco… posso farti una domanda? Ma non offenderti, per favore… Lui sembrò non potesse nascondere una certa preoccupazione nello sguardo, ma accettò comunque. – Possiamo… possiamo parlare di sesso? L’apprensione appena accennata di Marco si tramutò per un istante in panico, ma subito parve nasconderlo dietro una facciata di freddezza. – No – rispose, distogliendo lo sguardo dalla sorella. Lei fece un passo avanti. Improvvisamente non aveva più importanza per lei di conoscere particolari con cui infarcire il suo stupido racconto: si rese conto che ciò che voleva era partecipare ad un rapporto sessuale di suo fratello raccontato dalle sue labbra, eccitarsi attraverso le sue descrizioni, godere con lui del piacere che aveva donato ad un’altra donna fortunata. Congiunse le mani e fece un passo avanti. – Ti prego, Marco… – Sentì la necessità di ascoltarlo parlare di sesso al punto tale che lo avrebbe implorato perfino inginocchiandosi davanti a lui, scivolata con una mano nei suoi pantaloncini, estratto il suo uccello e succhiato fino a ...