1. Sei amiche in videochat – capitolo 4 di 9


    Data: 14/09/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... spostò da una parte, si allungò verso lo schermo e premette la crocetta in alto a destra e chiuse Wordpad, trovandovi al suo posto il desktop rallegrato da un suo vecchio disegno con lei, Marco e i suoi genitori che le sorridevano felici. Chiara si rabbuiò, innervosita. Come avrebbe potuto scrivere un racconto avvincente, bello, erotico al punto tale da vedere Beatrice che si sgrillettava eccitata per la scopata che stava narrando? Beatrice che godeva per il suo racconto sarebbe stata una gran soddisfazione, riconobbe. Certo, se solo avesse potuto disegnarlo… Con la sua bravura le sarebbe stato facile esprimere ciò che con le parole scritte sembrava oltre le sue capacità: ovvio che una buona immagine realizzata al computer avrebbe richiesto molto più tempo che battere l’equivalente con una tastiera, ma che importava? La risma di fogli bianchi per la stampante sulla scrivania sembrava attirare la sua attenzione come una calamita e l’astuccio con gli strumenti per il disegno a mano libera accanto pareva fosse stato collocato lì apposta per quel momento, come a tirarle gola, l’equivalente di un dolce in un momento di fame. Il foglio frusciò mentre abbandonava la compagnia dei suoi fratelli e la zip dell’astuccio si aprì senza opporre la minima resistenza. In pochi istanti, nonostante Chiara avesse promesso a sé stessa che avrebbe dedicato quel pomeriggio alla stesura di un racconto erotico, si trovò, quasi contro la propria volontà, una matita dalla mina blu in mano e, come ...
    ... guidata da una forza esterna, cominciò a tratteggiare cerchi e linee, cancellare quello che le sembrava sbagliato e ridisegnando particolari. No, lo sapeva bene: quella che ne sarebbe risultata non sarebbe stata una di quelle immagini erotiche che sembravano uscite da un porno, con lui che la possedeva in posizioni del Kamasutra che solo un insegnante di yoga avrebbe potuto eseguire, lei con le gambe aperte che strillava il suo piacere come se stesse soffrendo. Mentre la punta della matita correva sulla superficie rugosa della carta con una sicurezza che anni di pratica avevano infuso nel braccio della ragazza quando si doveva tratteggiare, Chiara vedeva il disegno prendere forma. Sì, sarebbe stato banale come un qualsiasi racconto che le vagava per la mente: un uomo sdraiato sulla schiena che tiene per i fianchi una donna che lo sta cavalcando. Lui alto e muscoloso, lei con i capelli lunghi ed un seno non troppo sviluppato… una seconda. Sapeva che non era su un disegno che avrebbe dovuto passare il pomeriggio ma non riusciva a smettere. Le piaceva disegnare, era la sua droga. Si sentiva realizzata solo quando su un foglio di carta o schermo di un computer vedeva comparire ciò che fino ad un istante prima esisteva solo nella sua mente. E quella tensione sessuale che le gravava sull’anima da quella mattina, quando aveva leccato il gelato fingendo fosse ciò che si trovava tra le gambe di suo fratello, aveva bisogno di essere scaricata in qualche modo. Soddisfatta dallo schizzo ...
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