1. La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 5


    Data: 13/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    Ester prese l’olio al peperoncino unse abbondantemente il fallo in silicone e si avvicinò alle spalle di Monica che, sempre a quattro zampe, continuava a leccare il culo di Cesare, beatamente sdraiato nella poltrona:
    
    “Basta puttana! mi hai stuzzicato abbastanza adesso succhiami cazzo e palle!”
    
    Nel frattempo Ester posizionava la punta del fallo sul buco del culo di Monica e iniziava a spingere. Al sentire la pressione della punta che si faceva strada nel suo ano, Monica allontanò la bocca dai genitali dell’uomo come ad opporsi, ma Cesare la bloccò immediatamente afferrandole la testa con le sue grosse mani e spingendo il suo uccello quasi completamente in gola alla sua schiava. Gli occhi di Monica si accesero un po’ per il soffocamento e un po’ per il bruciore che l’olio stava causando da subito al primo ingresso. In pochi minuti la Valli era una maschera di sofferenza! Ester non dimostrava alcuna pietà e viaggiava come un treno dentro il secondo canale della malcapitata, mentre Cesare non le consentiva di rifiatare, mantenendo costantemente il proprio membro dentro la sua bocca. L’effetto dell’olio si faceva sentire incrementando l’irritazione causata dal continuo attrito del fallo sulle pareti anali: le lacrime di Monica si mischiavano tra sofferenza e conati. Ad un certo punto Cesare lanciò un urlo: aveva raggiunto l’orgasmo e, estratto il pene dalla bocca, aveva scaricato tutto lo sperma sul viso di Monica. Poco dopo anche Ester rallentò il suo forsennato ...
    ... andirivieni e si fermò, tuttavia mantenendo tutto il fallo in silicone dentro il sedere di Monica:
    
    “Mi deve scusare dottoressa… ma oggi mi sento un po’ stanca! Cesare! aiutami a tenere largo questo buco di culo”.
    
    Così dicendo Ester sfilava il fallo dal sedere di Monica, mentre Cesare, avvicinatosi, infilava due dita per mano e teneva allargato il foro anale. La Valli sempre in posizione canina appariva sfiancata e con la testa appoggiata per terra come si fosse arresa, tuttavia era estremamente impaurita da ciò che la sadica coppia aveva ancora intenzione di fare. Quindi, mentre Cesare teneva aperto il buco del culo della Valli, Ester inseriva all’interno la chiave del lucchetto.
    
    “Ecco così, facciamogliela ingoiare ben in profondità…”
    
    Monica si rese conto che qualcosa era stato infilato nel suo sedere, ma non sapeva cosa fino a che Ester non le spiegò cosa sarebbe successo di lì a poco.
    
    “Allora vacca! per oggi la serata qui da noi è conclusa. Ho una gran voglia di farmi fottere dal mio uomo e tu saresti di troppo, ma stai tranquilla che da domani non saremo così buoni con te come lo siamo stati oggi. Adesso fuori da questa casa…e dimenticavo… il tuo ultimo compito per oggi…”
    
    Cesare prese la Valli per i capelli e la trascinò verso la porta di ingresso, che Ester aveva appena aperto, quindi passò i capelli alla compagna che portò la schiava verso il cancelletto d’ingresso.
    
    Monica era rimasta nuda, con il sedere e le cosce unte dal terribile olio usato da Ester, e si ...
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