Un tragico equivoco
Data: 13/09/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... fibre mai provocate in piaceri al limite dell’umano.
Decisi che me lo sarei portato a casa e ci avrei fatto sesso sul talamo nuziale alla presenza di mio marito; gli diedi appuntamento un venerdì sera dopo cena, tornai a casa all’ora solita, cenai velocemente con Alfredo; poi la trascinai dolcemente in camera e, di soppiatto, imprigionai le mani al termosifone, con manette che mi ero procurato apposta, e lo imbavagliai; mi guardava incredulo, allibito e spaventato.
“Senti, caro, è inutile che ti nascondi ancora; sei un cuckold e stai cercando di nasconderlo, sai perfettamente che ti tradisco da un anno ormai e non hai mai fatto un cenno, perché sono certa che ti piace saperlo; ho deciso che stasera lo devi anche vedere; ora verrà un mio amante occasionale e ci farò sesso come tu non hai mai saputo fare; se mi sono sbagliata, te ne vai e vivo la mia vita da single; se non mi sono sbagliata, sarai il mio slave e passerò il tempo allegramente, per me e per te.”
Avrei potuto leggere negli occhi la derisone e il disprezzo, se fossi stata serena; ma, poiché ero agitatissima, lessi invece indifferenza e, quindi, accettazione della mia logica perversa; andai in bagno e mi misi in tiro per ricevere l’amante, che si presentò puntualissimo all’appuntamento; aperta la porta di casa, lo accolsi con un abbraccio e un bacio al fulmicotone, portando immediatamente la mano sulla mazza che gonfiava la patta; mi ricambiò infilando una mano nella vestaglia.
Ci trattenemmo un certo ...
... tempo fermi dietro la porta; lui mi copriva di baci su tutto il corpo, mi succhiava i capezzoli facendomi sballare e, soprattutto, mi titillava il clitoride provocandomi intensi brividi di piacere e piccoli orgasmi in successione; io avevo tirato fuori la mazza e, mentre lo baciavo con intensa passione, lo masturbavo con grande maestria godendo moltissimo del piacere di sentire in mano il sesso duro e gonfio; pregustavo già il piacere di riceverlo in vagina.
Tenendolo per il sesso, lo guidai come un cagnolino alla camera; guardò con meraviglia mio marito legato al termosifone e mi portò verso il letto; in piedi ai bordi del materasso, fece cadere a terra la vestaglia, sotto la quale ero completamente nuda, e mi spinse supina con le spalle sul letto; sollevò i piedi e li appoggiò ai lati dei fianchi; divaricò le ginocchia e fui completamente scosciata e disponibile davanti a lui.
Si chinò in avanti e sentii il caldo della sua bocca sulle grandi labbra che lambì su tutta la superficie; la lingua guizzò all’improvviso e titillò le piccole labbra che si aprirono; mi sentivo sbocciare sotto le sue leccate e colavo umori di orgasmo che lui leccava con gioia; quando le labbra avvolsero dolcemente il clitoride, mi sentii esplodere il ventre; luci stranissime mi esplosero negli occhi chiusi e suoni celestiali mi risuonarono nelle orecchie; un volo di farfalle mi agitò lo stomaco.
Godevo, gemevo e mi contorcevo sotto i colpi di lingua, le succhiate e i piccolissimi, dolci morsi ...