1. Alta marea


    Data: 27/05/2018, Categorie: Etero Autore: francoforte, Fonte: RaccontiMilu

    ... ridotto ad un ammasso di carne pulsante di dolore, l’accolsi nella mia bocca succhiandolo così forte che quasi temetti d’inghiottirlo, Jo si lasciò andare a rantoli da cagna, sapevo che non sarebbe venuta così, che aveva bisogno d’altro, che era sull’orlo di un abisso e sarebbe bastato poco per farla precipitare. Poggiai la punta dell’uccello proprio all’imbocco della sua fica gonfia e con tutto il peso mi lasciai cadere su di lei, strabuzzò gli occhi e gridò, forte e intensamente, quando arrivai in fondo dentro di lei, cominciai a pomparla come un ossesso, le sue caviglie si avvinghiarono ai miei fianchi. – Siiiii, così, scopami forte Tito, fammi godere! – Staccai le pinze dai capezzoli e li succhiai, la loro sensibilità le strappò un altro grido, erano pesti e duri. Con un gesto allentai le corde in modo che si potesse liberare, la girai a quattro zampe sul letto e la inculai. Le chiappe divennero rosse in breve tempo sotto i colpi delle mie mani, le fottevo il culo con forza, alternando movimenti lenti ad altri più veloci: – Ti piace farti fottere il culo, vero somarella? – – Oh si, non ti fermare vienimi dentro…vienimi dentro… – Esplosi in un ruggito belluino mentre stringevo i suoi fianchi con le unghie conficcate nella carne, le palle si strizzarono addosso alla sua fica, sentii scorrere dentro di lei un fiume di lava, poi mi accasciai sul letto.
    
    VOCE: Il rumore del mare arrivava nitido nella stanza da letto, illanguiditi dal piacere i due corpi si erano sopiti. Il ...
    ... sesso come esplicitazione di un sentimento, una qualche forma d’amore, nessuno dei due sapeva veramente cosa ci fosse tra loro, riconoscevano solo una stima ed un affetto reciproco, nature così diverse eppure simili in alcuni sentire. Avrebbero trascorso ancora un paio di giorni insieme, sarebbero andati in paese, mangiato un gelato, fatto due chiacchiere, passeggiato fino al Belvedere sul lago, corso sulla spiaggia fino al promontorio, riempiti i polmoni di salmastro, assaporando una quotidianità che a tratti sfuggiva dalle loro mani, per motivi diversi, sospesi come in un quadro di De Chirico. La sera affacciati sulla terrazza guardando verso il mare, un cielo stellato li avrebbe avvolti come le pagine di un libro. LEI: Sento il suo sguardo su di me crede stia dormendo, sono diversi minuti che mi fissa, è stato bello quello che è accaduto, non succedeva da molto tempo. Tito è importante per me, ho scoperto lentamente quanto lo fosse, è comparso per caso ma poi è entrato nella mia vita in maniera sempre più autorevole, ma con discrezione, invisibile ma presente, anche i miei figli lo rispettano, gli vogliono bene come ad uno zio che vive lontano, che si ricorda dei loro compleanni, lui mi ascolta, condivide le mie perversioni, credo si stia scoprendo a sua volta, insieme abbiamo pianto, riso, ci siamo confidati, ci siamo scopati, tutto rispettandoci, sempre. Mi sta carezzando con un dito, proprio sopra la cicatrice dei miei cesarei, fica troppo stretta per farci passare un ...
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