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"prove tecniche di trasgressione" 5
Data: 02/09/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... balconcino color carne; poi calze a rete con reggicalze e giarrettiere: il nuovo regalo di mio marito. "Sei uno schianto: lo farai impazzire" si complimentò. Uscimmo di casa e trovammo Tullio ad aspettarci nella piazza vicina a dove lavoravo. Effettivamente rimase con gli occhi sbarrati, mentre stendeva la mano a mio marito per salutarlo; poi prese le mie mani e facendomi fare un giro su me stessa, sussurrò: "Sei bellissima!" "Dai vi seguo" disse, ma Gennaro lo fermò. "Non ricordi cosa ci siamo detti ieri? Sarò io a seguire voi" ed io, sotto al suo braccio, mi avviai verso la sua auto. Era felice, non faceva altro che osservarmi. "Cosa hai da guardare? - chiesi - c'è qualcosa che non va?" Scosse la testa, ma poi: "Il plug, sta al suo posto? - continuò, cercando di raggiungere il mio culo per sincerarsene e, da me aiutato, ci riuscì, ma non trovandolo: "Perché non l'hai messo? Poteva essere utile" concluse. "Ma son cose da chiedere ad una signora? - Dissi facendo la finta offesa - e poi, per quello che ti ritrovi là in mezzo, mi spaccheresti in due" "Dai, esagerata! Dove lo hai?" Lo tenevo in borsa e lo presi per mostrarglielo. "Dai, mettilo!" suggerì. "Come faccio, è troppo asciutto, ci vuole il gel, Tu ne hai?" "Qui no" e stava per desistere, quando, davanti a noi, mio marito si stava fermando per parcheggiare. Ci raggiunse e: " Vado a prendere del vino. Aspettatemi un attimo" "Tesoro, mi passeresti il gel che hai in ...
... macchina?" chiesi con un sospiro. Comprese a cosa sarebbe servito, anche perché gli mostrai il cazzetto. Si allontanò e ritornò con quello che avevo chiesto. "Parcheggiate più in là, dove c'è quella rientranza" disse, porgendolo a Tullio, che spostò l'auto verso il luogo indicato. "Faccio io?" chiese timoroso, ma eccitato. Senza rispondere, abbassai la lampo dei pantaloni e guardandomi intorno, me li abbassai e mi girai sul fianco. Il resto lo fece lui: mi sposto il perizoma e facendosi scorrere una buona dose di gel su medio e indice, prima esternamente e poi spingendone un po' nell'ano, lubrificò la zona. Sentii distintamente la punta del plug e la spinta. L'ano si dischiuse e il giocattolo scivolò dentro. Lui, con molta premura, prese un fazzolettino per asciugare l'eccesso di crema, in modo da non sporcare l'intimo ed il pantalone. Me lo sistemai meglio e mi rialzai i pantaloni, giusto in tempo per ripartire. "Fatto?" chiese Gennaro "Sì possiamo andare" rispondemmo in coro. Arrivammo in dieci minuti sotto casa di Maria e parcheggiammo, uno dietro l'altro, nella traversa laterale al fabbricato. Mano nella mano con Tullio, mentre Gennaro ci seguiva, ci fermammo ai citofoni e trovammo il cognome desiderato. Ci rispose Cesare: "La scala a destra, fino al quinto piano con l'ascensore, poi ancora un piano a piedi". Alzammo la testa tutti e tre; praticamente abitavano nell'attico di un bel palazzo storico. Raggiungemmo il secondo portone, ...