"prove tecniche di trasgressione" 5
Data: 02/09/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... intrigato" chiese quasi a supplicarmi.
Non potevo essere sincera fino in fondo, non me la sentivo di umiliarlo: principalmente non potevo dirgli che avevo davanti agli occhi il cazzo maestoso e superbamente eretto, per me, di Tullio.
E risposi "Il mio e tuo desiderio di farmi provare un altro maschio; mi sono sentita offerta come il dono più prezioso che tu possedevi. Poi i tuoi occhi che esprimevano la tua felicità, la tua eccitazione.
In essi, come in uno specchio, vedevo la mia. Credimi, non pensavo che potesse essere così travolgente"
"Allora, intendi proseguire su questa strada?" domandò
"Certo, perché tu no? - aggiunsi prontamente - ma dobbiamo stare più comodi. Ho bisogno di un letto, di un bagno, di un'atmosfera più adeguata. Scusami, ma in macchina proprio non va bene!"
"Stasera lo chiami?" chiese
"Se vuoi, ma prima voglio sentire Maria per avere conferma per domani sera"
"E se non fosse possibile, lo invitiamo a casa nostra" propose con un sorrisetto mio marito.
Mi prese la mano e con un impeto che non ricordavo da tempo, se la portò sulla patta e
"Non è grosso come quello del nostro amico, ma ti prego non ti dimenticare mai di lui" disse con un tono di sofferente umiliazione.
Gli sorrisi e, carezzando il suo cazzo duro:
"Come potrei! Resterà sempre il mio unico grande amore".
E tra me e me pensai: "Almeno quando non c'è l'altro".
Arrivati sotto casa, mentre parcheggiava l'auto scappai di corsa sopra.
Come spesso mi ...
... accade, quando sono troppo eccitata ed agitata, mi scappava la pipì.
Mi alzai il vestito ed ebbi appena il tempo di sedermi e di abbassarmi quella strana mutanda, che uno scroscio potente venne fuori dalla mia vescica.
Sentii entrare mio marito che aveva intuito, per cui si presentò sull'uscio del bagno e incoraggiato dal mio sguardo si avvicinò.
Alzai il capo e incrociai i suoi occhi bramosi.
Non avevo ancora finito di farla, che lo vidi abbassarsi e sfilatomi completamente il tanga e sempre seduta sulla tazza, mi aiutò a sfilarmi il vestito. In un baleno anche il reggiseno scomparve e nuda, con le sole calze a rete, mi fece alzare e senza nemmeno farmela asciugare, mi prese in braccio.
In salotto mi adagiò sul divano e mi fece spalancare le gambe.
Mi resi conto, solo allora, che la sua faccia era completamente affondata tra i peli serici della mia vagina.
Gli reggevo la testa con le mani unite dietro il collo, premendola sulla mia vagina.
Spingevo la sua testa contro la figa bagnata di piscia e di umori e, quando con la lingua mi penetrò, ebbi un balzo in avanti, facendogli perdere l'equilibrio.
Si rialzò e questa volta, saldamente inginocchiato, riprese a leccare e succhiare dalla mia fonte, ricca di appiccicoso nettare.
Sentii i suoi denti afferrare il clitoride duro e, dopo una serie interminabili di leccate e morsi, scaricai sulle sue labbra il mio dolce miele.
Mi distesi completamente disfatta sul divano e, con gli occhi semichiusi, lo vidi ...