1. Il castello medievale


    Data: 29/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: Fatheralex, Fonte: RaccontiMilu

    ... nulla di buono.
    
    Il boia reggeva in mano un dildo lungo una trentina di centimetri e del diametro di una marmitta.
    
    Chiamò un assistente in aiuto.
    
    “Allargale le chiappe”.
    
    L’uomo afferrò le natiche, una per mano, e le separò in modo da esporre l’ano.
    
    Il boia appoggiò la punta del glande al buchino di Sara.
    
    Il sex toy era attraversato trasversalmente da delle scanalature che ne dividevano la lunghezza in piccole sezioni gibbose.
    
    L’uomo inserì nel sedere di Sara la prima sezione.
    
    “Questa è acqua fresca per te, immagino”.
    
    Inserì la seconda.
    
    “Allora, a chi l’hai data dietro compenso?”.
    
    Sara serrò nuovamente le labbra.
    
    Il boia penetrò fino alla terza scanalatura.
    
    Sara fece una smorfia di dolore.
    
    “Un tizio, un negoziante da cui ero andata a comprare un paio di scarpe. Mi ha fatto dei complimenti, mi ha detto che ero bella, e mi ha proposto di andare con lui”.
    
    “Ti ha scopata?”.
    
    “Sì, nel retro del negozio”.
    
    “E quanto ti ha dato?”.
    
    “Una borsa….sopra c’era il cartellino del prezzo, erano ottocento euro”.
    
    “Ah, sei anche cara! Io più di cinquanta euro non ti avrei dato. Quanti anni aveva questo gentiluomo?”.
    
    “Non lo so – rispose Sara visibilmente sofferente – Credo più di quaranta”.
    
    “E tu?”.
    
    “Era un paio di anni fa”.
    
    “Sei una zoccola di merda. Ma certamente non è il solo caso”.
    
    Il boia spinse dentro di lei la quarta sezione, mentre il diametro si allargava sempre di più.
    
    “Questo non è un culo, è un ...
    ... traforo”.
    
    Risate dal pubblico.
    
    “Allora? Cosa devi raccontarci?”.
    
    “Il professore di matematica, la scorsa estate!”.
    
    “Per non farti bocciare, vero?”.
    
    “Sì, certo. Ora basta, non ce la faccio più!”.
    
    “La finiremo quando avrai confessato, troia di merda”.
    
    La quinta scanalatura, e a Sara scappò un urlo.
    
    “Allora?”, chiese il boia
    
    “Due carabinieri”.
    
    Stava soffrendo, era evidente.
    
    “Racconta meglio”.
    
    “Mi hanno fermata in un parco, stavo comprando del fumo”.
    
    “Interessante, e cosa è successo”.
    
    “Sono stati chiari: o gli facevo un pompino, o mi avrebbero arrestata”.
    
    “E tu ovviamente hai ceduto”.
    
    “Sì, certo”.
    
    “Tutti e due?”.
    
    “Sì, tutti e due. Uno dopo l’altro. Ma ti prego basta, non ce la faccio più!”.
    
    Il boia affondò fino alla sesta, omai larga come un polso.
    
    “TI PREGO BASTA!”.
    
    Il boia sorrise e si allontanò, senza tuttavia sfilare il dildo dall’ano di Sara.
    
    Si accostò ad Alex.
    
    “Abbiamo tenuto il paparino per ultimo. Avrei voluto essere più ospitale con te, ma capirai anche tu che di fronte ad una puttana come tua figlia la scelta non si pone”.
    
    Appoggiò la mano sull’inguine di Alex e rise.
    
    “Vedo che anche tu sei bello duro! Ci credo che tua figlia è cresciuta come una mignotta, in casa ha sempre dei cazzi duri attorno a sé!”.
    
    Strappò la tonaca di dosso ad Alex e un attimo dopo lo privò anche dei boxer, esponendo la sua erezione ai figli e al pubblico.
    
    Afferrò con la mano il cazzo di Alex.
    
    “Posso capire tuo figlio che è ...
«12...678...11»