1. Il castello medievale


    Data: 29/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: Fatheralex, Fonte: RaccontiMilu

    ... Michele continuava a stimolarle la figa con un dito.
    
    “Non sia timido, la sditalini anche lei!”, gli suggerì il boia.
    
    Anche il dito del secondo uomo penetrò nella vagina di Sara, mentre Alex assisteva senza poter opporre resistenza al suo membro che si irrigidiva sempre di più.
    
    “Il signore di sessantasette anni, venga giù anche lei!”.
    
    Nel giro di un paio di minuti anche un terzo dito penetrava dentro Sara, che a quel punto non stava più riuscendo a controllare il proprio corpo: il respiro era affannoso per il piacere, ma allo stesso tempo, cercando di sottrarsi a quei tocchi lascivi e sgraditi, si agitava vanamente nelle corde che la trattenevano.
    
    Qualcuno le mise delle dita in bocca, mani passavano freneticamente sulla sua pelle,un dito le venne introdotto nell’ano senza sapere neppure chi fosse, mentre la sua vagina si bagnava sempre di più.
    
    Quanti erano ormai? Tre, o forse qualcun altro si era unito?
    
    Prese a gemere, sempre più forte.
    
    Stava per venire.
    
    Il boia battè le mani.
    
    “Fermi tutti! Tornate a posto!”.
    
    I tre anziani, pur a malavoglia, staccarono le mani dal corpo di Sara e tornarono a sedersi.
    
    La ragazza, nel frattempo, aveva superato il punto di non ritorno e si stava avviando verso l’orgasmo.
    
    Il boia si abbassò i pantaloni e si posizionò tra le gambe di lei, quindi si tolse anche i bozer.
    
    Analogamente ad Alex, anche lui aveva un’erezione.
    
    Fece un passo avanti e penetrò Sara.
    
    Sulla sala calò il silenzio, rotto solo dai ...
    ... gemiti di Sara e dall’ansimare del boia.
    
    “Puttana, sei una puttana di merda!”, le disse tra i denti, probabilmente senza essere sentito da lei.
    
    Alex sentiva il suo cazzo sempre più duro, e maledisse il fatto di essere legato.
    
    Avesse potuto si sarebbe masturbato, anche di fronte ai figli.
    
    “Sei una mignotta, una zoccola….”.
    
    L’ultimo colpo pelvico mandò Sara in estasi.
    
    “Vengo….”, disse con un filo di voce.
    
    “Vengo”, disse anche il boia ad occhi chiusi.
    
    Alex non disse nulla, ma eiaculò anche lui. Il suo sperma descrisse un arco in aria e andò a depositarsi sul viso di sua figlia, mentre a bocca aperta cercava aria per resistere all’orgasmo.
    
    Dal pubblico si levò un applauso.
    
    Alex guardò l’orologio: era ormai un’ora che stava guidando e nessuno aveva ancora proferito parola.
    
    L’autoradio era sintonizzata su una stazione rock, ma il volume era al minimo.
    
    Gli facevano male la schiena – dove era stato frustato – e l’ano.
    
    Sara, accanto a lui, era rapita dal telefonino, il fratello sul sedile posteriore stava anche lui smanettando.
    
    “Allora?”, disse, più che altro per rompere il silenzio.
    
    “Stavo guardando il sito del castello medievale – rispose Sara senza alzare gli occhi – tra due settimane fanno la caccia alle streghe”.
    
    “E quindi?”.
    
    Lei si voltò verso di lui con un sorriso accattivante.
    
    “Andiamo?”, propose.
    
    Alex sorrise e guardò verso lo specchietto retrovisore.
    
    “Tu che ne dici, Marco?”.
    
    “Per me va bene”, rispose il ragazzo ...
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