Non avrei dovuto
Data: 25/05/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: VittorioV, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiamo Eleonora, ho trentuno anni, sono sposata da cinque anni con Enrico, che di anni ne ha trentaquattro. Non abbiamo figli, non ancora. Io lavoro part time in una libreria, e ogni tanto offro ripetizioni di inglese e spagnolo in forma privata. Conosco molto bene l’inglese e lo spagnolo perché dai diciotto ai venticinque anni ho girato parecchio per il mondo e soprattutto l’Europa. Mi sono molto divertita, oltre a imparare, ma chissà, di quegli anni burrascosi ve ne racconterò un’altra volta. Enrico, mio marito, è invece un impiegato di buon livello nel settore assicurativo.La storia, la prima che vi voglio raccontare, è quella che da qualche settimana sta sconvolgendo la mia vita. Non sono una santa, anzi, nella mia vita mi sono concessa diverse avventure e distrazioni. Ma mi ero decisa nel matrimonio di rimanere concentrata su mio marito. Ho avuto un paio di tentennamenti, in questi cinque anni, ma senza mai farmi trascinare nella lussuria. Una volta con un mio alunno di spagnolo. Eravamo arrivati a tanto così, bastava un mio cenno di resa e lui mi avrebbe sbranata. E un’altra volta con un cliente della libreria, con cui tuttora flirto e mi diverto a giocare.
Ma non ho mai accettato i suoi numerosi e eleganti inviti a prendere un drink insieme. Quel drink, so già, si trasformerebbe in una grande scopata.Ma torniamo alla vicenda.Enrico il mese scorso ha voluto organizzare una weekend insieme ai nostri rispettivi genitori. Tutti insieme dal venerdì sera alla domenica ...
... sera nella casa al mare dei miei suoceri.Eravamo partiti verso le cinque del pomeriggio, lui era riuscito a uscire prima da lavoro. I miei genitori mi avevano raggiunto già dal pranzo, e così verso le otto avevamo raggiunto la deliziosa località di mare (tengo per ora segreti città e luoghi per paura di seminare troppi indizi, e poi perché non sono abituata a scrivere di me).La scelta delle camere fu facile, perché i miei suoceri avevano camera loro, e io e mio marito dovemmo soltanto decidere quale delle altre due camere destinare ai miei genitori.Una breve presentazione dei quattro genitori: i miei sono ambedue in pensione, anche se da poco, e si chiamano Enzo e Raffaella. Mi hanno avuto molto tardi, sono l’ultima di tre sorelle (Valentina e Francesca, i loro nomi). La madre di Enrico si chiama Tiziana e ha cinquantacinque anni. Ha un negozio di fiori. E poi c’è suo padre, mio suocero: Vittorio.Il rapporto tra me e Vittorio è sempre stato di estrema complicità. Sono diventata la figlia che non ha mai avuto (Enrico è figlio unico). Almeno inizialmente così pensavo. Con gli anni questo affetto si è trasformato in un rapporto più elaborato, e l’attrazione reciproca, gli sguardi, la malizia, sono venuti fuori. Mi sono sempre accorta di qualche sua occhiata decisa sul mio corpo, sulle mie scollature, sul mio culo. Esiste ancora qualche uomo che pensa che noi donne non ce ne accorgiamo?Vittorio mi ha sempre corteggiato senza scivolare nella goffaggine. E io mi sono fatta guardare ...