1. L’anniversario.


    Data: 26/08/2021, Categorie: Cuckold Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    Anna era quasi pronta. Si controllò nello specchio, prima di indossare l’abito nero a tubino. Si trovò bella. I capelli raccolti in alto valorizzavano il suo viso, che era costituito da un’ovale perfetto, ben truccato: i grandi occhi scuri, le labbra rosse e carnose, un sorriso dolce e irresistibile. Spalle tonde, seno pieno, che traboccava del reggiseno a balconcino di pizzo nero. La vita stretta con fianchi dalle curve morbide. Il reggicalze e le mutandine, anch’esse di pizzo nero, completavano, unitamente alle calze appena velate, un quadro davvero intrigante. Anna si compiacque della sua avvenenza: con i suoi trentacinque anni, era veramente una donna capace di far girare gli uomini quando passava per strada. Erano passati dieci anni dal giorno del matrimonio. Anche allora indossava una combinazione come questa, ma bianca. Quando Mario l’aveva spogliata la prima notte di nozze, aveva trovato le sue mutandine inzuppate dei suoi umori, tanto era eccitata. Era stato veramente bravo, molto dolce, determinato, l’aveva posseduta con passione e dolcezza fino a sfinirla. Al solo ricordo Anna si stava bagnando ancora. Indossò l’abito scuro e si osservò allo specchio, era perfetta. Dieci anni volati, lui era diventato un bravo avvocato, senza mai mettersi troppo in vista, aveva un modo di fare discreto e lei era sempre stata la donna perfetta al suo fianco. Spesso lui le diceva: «Sei bellissima, la più bella del mondo» Anna rideva e si schermiva. «Sì, figurati, se sono ancora ...
    ... bella?! Sai quante ne trovi di ragazze più giovani e belle, al posto mio?» Ma lui insisteva. «La più bella donna del mondo». Entrambi amavano le situazioni particolari; spesso lui le infilava le mani dappertutto e, poi, succedeva che si eccitavano e lei finiva per fargli un pompino, oppure lui le leccava la fica con molto ardore. Amavano molto le situazioni trasgressive, le trovavano molto divertenti oltre che eccitanti, ne avevano vissute tante, ma questa sera era particolare. Anna finì di vestirsi e si diede un’ultima occhiata allo specchio, perfetta! Si girò verso la stanza, constatando che tutto era pronto per una cenetta a lume di candela: lo champagne, le ostriche e tutto il resto. Si versò un Martini, quindi si affacciò sulla terrazza della suite dove alloggiavano; l’aria calda della sera le procurò un brivido di piacere. Napoli era stupenda. Stava rimirando via Caracciolo e, sulla sinistra, vide il Castel dell’Ovo, mentre le luci illuminavano la baia; aspettava con una certa impazienza, guardò dentro e vide le dodici rose rosse che lui le aveva mandato nel pomeriggio. “Scusami, farò un po’ tardi.” Così era scritto nel biglietto e lei non vedeva l’ora di riabbracciarlo. Era stato il caso a far sì, che fossero finiti lì per il loro anniversario; una conferenza a cui avrebbe dovuto partecipare il socio dello studio più anziano, ma, all’ultimo momento, un problema cardiaco lo aveva messo fuori gioco, e Mario aveva dovuto sostituirlo. Quando glielo aveva detto, lei era rimasta ...
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