Linda la nerd – Capitolo 26 – Fine
Data: 25/05/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... semplice desiderio di vincere quanto il piacere di battere Francesca davanti a tutti, farle fare una figuraccia in quella che sembrava essere l’unica abilità apprezzata dai loro compagni che Linda avesse sviluppato meglio della mora tettona. Un piccolo coniglietto sempre spaventato che sbatteva in faccia alla leonessa la realtà, e cioè che non fosse lei la migliore al mondo, abbassandole le orecchie e rimettendola al suo posto. “Se non fosse stato per Mauro…” pensò mestamente, una punta di vergogna per averlo stordito con una bastonata sulla nuca, salvando sia se stessa che Tommaso da quello stronzo. Comunque, quando era tor-nata a casa per prendere lo zaino, aveva rivisto la sua auto al solito parcheggio, comprendendo che non l’aveva colpito così forte da spedirlo all’ospedale. “Paradossalmente, potrebbe essere meno scemo di prima” aveva commentato Tommaso quando lei gli aveva fatto notare la macchina. Linda non aveva potuto trattene-re una risata a quelle parole, ma poi, ripensandoci, si era accorta che il suo uomo non le aveva pronunciate con il tono che usava per le battute. Solo allora, quando Enzo la salutò, tornò alla realtà e si rese conto di qualcosa di anomalo nel piazzale della scuola. – Oh, Linda, che piacere vederti. – disse lui, sincero. – Ho saputo che anche tu non ti sei presentata al-la finale, e ho temuto fossi ammalata. Lei a stento riuscì a rispondere al saluto dell’amico, concentrata com’era a guardarsi attorno, cercan-do gli studenti delle ultime ...
... classi. Buona parte dei ragazzi sembrava mancare. – Ma, Enzo, dove sono tutti? Lui sollevò le sopracciglia, stupito. – Non sai nulla? Lei, imbarazzata, rispose che era dal pomeriggio precedente che non usciva di casa e non aveva con-trollato i social network, ma il sorriso che non riuscì a trattenere nel pronunciare quelle parole permisero al ragazzo di intuire cosa avesse fatto Linda nel frattempo. – Immagino che il fortunato sia il ragazzo che ti ha portato a scuola in macchina, eh? – domandò con un occhiolino. – Comunque, hai fatto bene a non presentarti, perché sul più bello, a quanto mi hanno riferito un paio che c’erano, si sono materializzati il preside, una mezza dozzina di professori e dei genitori. Lo sguardo di Linda si aprì nella più completa sorpresa, sebbene la sua voce lasciò trasparire tutto il timore che le sconvolse l’anima – Cosa? Enzo annuì, grave. – Già: hanno beccato Francesca e Vincenza con un cazzo in bocca ciascuna. Non il modo migliore per concludere l’ultimo anno di scuola, anche perché hanno sospeso tutti i presenti. Ho da credere che si siano giocati gli esami, e che a settembre rivedranno il Nunzia Sandrini dall’interno. Linda si portò una mano alla bocca, sconvolta. – Ma allora anche noi… Enzo, invece, rimase tranquillo, quasi divertito. – Oh, no: solo chi è stato colto in fragrante. Sono sicu-ro che i professori non terranno conto di quanto diranno quelli che hanno fermato, sospettando che cerche-ranno di accusare anche altri studenti, soprattutto ...