1. Elisa (01) giovanni, il contadino rozzo e violento


    Data: 23/08/2021, Categorie: Trans Autore: GIADELISA, Fonte: Annunci69

    ELISA (01) GIOVANNI, IL CONTADINO RUDE E VIOLENTO
    
    Giovanni, il contadino rude e violento; così lo definii commentando un racconto su A69, la cui trama molto aveva in comune con l’esperienza da me vissuta con il contadino
    
    Giovanni, appunto.
    
    Il tempo ed il contesto.
    
    Fantastici metà anni ottanta, non c’erano gli smart phone a rovinarci vita e privacy, l’economia tirava, lo spettro dello HIV non era ancora apparso.
    
    Moltissimi erano i maschietti pronti a donare le proprie terga, le donne prendevano la pillola e si trombava di brutto, a pelle.
    
    C’era ancora qualche fanciulla che teneva all’integrità dell’imene, ma sopperiva a questa esigenza facendosi sverginare il sederino, e di culi rotti ne giravano in quantità, il mio compreso anche se, ero alle primissime armi come aspirante trav.
    
    Fu’la famelica voglia di cazzo del mio culetto, che mi portò a sottostare (con somma goduria) alle voglie del rozzo contadino; a ben pensarci, col senno del poi, non fu’ lui ad irretirmi, subdolutamente fui io a circuirlo, ed a lui non parve vero aggiungere un altro culo al suo carniere, anche se il mio l’aveva già messo in conto.
    
    Aspettava che maturassi, aspettò troppo, e questo lo fece incazzare di brutto. Mentre lui, cioè Giovanni aspettava che maturassi, io mi feci sverginare da Alex.
    
    Un detto popolare recita che: “mignotte ci si nasce”, ebbene, io lo nacqui. A ben dire, mignotte lo nacquimo in molte, forse in troppe, vista la penuria Dei cosiddetti Maski che c’è in ...
    ... giro.
    
    Forse è il caso che inizi a raccontare la storia.
    
    Da circa un paio di mesi, non avevo più Rapporti e frequentazione esclusa la scuola con Alex, un mio coetaneo al quale avevo donato la mia verginità.
    
    Badate bene, non mi aveva volgarmente rotto il culo, le avevo donato la mia verginità.
    
    Forma e parole, sono anche sostanza; la componente femminile della mia multiforme e complessa personalità stava esplodendo.
    
    La causa della interrotta frequentazione e quindi dei rapporti anche sessuali assolutamente passivi per me, con il mio coetaneo; né fu’, inconsapevolmente il medico di famiglia il quale, consigliò alla mamma di Alex, di legare le mani al figlio, molto deperito, dovuto probabilmente al fatto che il ragazzo si ammazzasse di seghe.
    
    L’apprensiva signora Flavia, mamma di Alex, credo abbia vietato al figlio di continuare a frequentarmi, quindi frequentare con assiduità casa mia, convinta che: la causa dell’eccessivo smanettamento del figlio fossero le cosce ed il culo di mia madre in primis, e di zia Rosy, sempre generosamente esposti.
    
    Questo, molto probabilmente, la signora Flavia lo fece anche per ritorsione ed invidia nei confronti di mia madre. Era noto che: nella classifica di cosce, culi e tette alle quali venivano dedicate più seghe dai maschietti del paese, mia madre era nettamente in vantaggio sulla mamma di Alex, gran bella donna anche lei.
    
    La causa del deperimento fisico di Alex non erano le procacità di mamma, bensì le mie continue richieste ...
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