Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – quarta parte
Data: 17/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... davanti a me, che non te la darò mai e che poco prima ti ho distrutto psicologicamente e fatto il lavaggio del cervello, mentre vedi il video in cui io vengo scopata dal mio quasi fidanzato ahahah”. Non mi importava di essere umiliato, perché io ero questo e la padrona Francesca aveva fatto uscire fuori quello che era la mia reale natura. Stavo per venire copiosamente quando lei disse: “ah, prima di venire, sfigato, voglio giocare un pò con te… devi fare tre edging consecutivi, poi potrai sborrare… tu ti seghi alle mie condizioni e come dico io… chiaro???”. Io risposi: “Sì, padrona, è chiaro. La ringrazio che mi fa segare per il suo divertimento, padrona”. Lei disse: “davvero, bravo, sfigato, ormai ci capiamo al volo! Forza, tre edging e poi puoi sborrare!”. Li feci, furono terribili e rischiai ogni volta di venire e disobbedire alla mia padrona, ma ce la feci e, infine, disse: “bravo, sfigato… sei stato bravo anche qui. Ora puoi segarti liberamente e senza alcun limite, goditi questa sega quanto vuoi e poi godi!”. Mi segai fino alla fine del video, in cui lei si faceva scopare a pecora, e, una volta arrivato lì, sborrai ed inondai di sperma tutto il pc, come non avevo mai fatto prima. Una volta sborrato, la mia padrona mi disse, dandomi un bacetto sulla guancia: ” oggi ti sei superato, sfigatello… hai permesso che io ti manipolassi, che ti facessi il lavaggio del cervello e ti sei segato sul video in cui mi scopavo Marco ...
... mentre io, con le tette di fuori, ti guardavo. Ormai non ho più niente da insegnarti, non ho più necessità di addestrarti. Sei stato un buon allievo e hai imparato subito tutto quello che c’era da imparare. Sei diventato il mio personale giocattolino, il mio zerbino, il mio schiavetto sfigatello personale!”. Io risposi, buttandomi ai suoi piedi e poggiando la testa sulle sue gambe mentre il mio pene colava ancora di sperma: “padrona, la ringrazio, lei mi ha aiutato, mi ha liberato, mi ha aiutato a realizzare il vero scopo della mia vita: essere lo schiavetto verginello personale di una strafiga come lei! Grazie, IO SONO SUO, TOTALMENTE SUO, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SUO!” Mi prese la testa tra le mani e, dandomi un altro bacetto sulla guancia, mi disse: “non ho più complimenti da farti, sfigatello… ormai hai appreso tutto e sono orgogliosa di te! Bravo, bravo, bravo, davvero bravo!”
Finito di sottopormi a questa ennesima umiliazione, la padrona Francesca mi ordinò di pulirmi il pene con un fazzoletto, mentre lei fece lo stesso con il pc che avevo inondato di sperma. Dopo avermi definitivamente reso quello che sono sempre stato dentro di me, restava da programmare la giornata e sarebbe stato un programma ricco di sorprese e colpi di scena…
CONTINUA
P.S.: scrivete nei commenti quello che pensate finora di questa mia serie di racconti. Si accettano sia complimenti che critiche, purché costruttive e spero vi stia piacendo.