Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – quarta parte
Data: 17/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... le dica subito certe cose ed in modo diretto. Sono la tua padrona e tutto ciò che faccio e dico è solo per il tuo bene. Il mondo, purtroppo, per te e per quelli come te, funziona così.” Io ero sempre a testa bassa e avevo ancora lacrime sul viso. Lei continuò: “comunque non preoccuparti, sfigatello… nonostante ciò, puoi comunque essere utile in un modo, cioè servire una strafiga come me nel modo in cui stai facendo e, credimi, lo stai facendo egregiamente e sai perché? Perché sei nato per questo, altrimenti non saresti così bravo”. Piansi ancora per un po’, poi mi calmai… Disse: “ti sei ripreso, schiavetto?”. Io dissi: “beh, padrona… mi comprenda… è stato difficile per me ascoltare questi discorsi. Io in realtà lo sospettavo, avevo già la sensazione che la realtà fosse quella che mi ha detto lei finora, ma… forse non la vedevo perché non desideravo vederla, volendo credere che anche io potessi fare sesso o vivere una relazione con una ragazza, ma evidentemente mi sbagliavo. Forse… anzi, no… sicuramente la verità è quella che mi detto lei. E sa che le dico? Lei ha ragione. Io sono questo, io sono tutto ciò che ha detto lei e devo accettare questo stato di cose che non si può cambiare. Se anche ci fosse stata la possibilità di un cambiamento, è ormai perduta. Per cui io da ora in poi mi toglierò dalla testa ogni pensiero riguardante il sesso o le relazioni sentimentali di qualsiasi tipo. Queste cose non fanno per me, il mio ruolo è uno ed uno solo: essere il suo schiavetto ...
... verginello sfigato e segaiolo, perché IO SONO QUESTO! Per cui da ora in poi solo seghe ed umiliazioni e niente sesso per sempre!”. Sentendomi dire queste parole, la padrona mi diede un bacetto sulla guancia, mi portò la testa vicino alle sue tette e mi disse: “bene, sfigatello… bene… ora hai le idee ben chiare. Prima erano confuse, ma adesso che abbiamo lavorato anche su questo sono ben chiare. Tu sei questo e sarai sempre questo ed io sono e sarò sempre la tua padrona. Da adesso in poi la tua vita, la tua vera vita ha inizio e vedrai che, in fondo, inizierà anche a piacerti”. Io dissi: “sì, padrona, la amo, padrona”. Lei rispose: “anche io ti amo amo, sfigatello, anche io”. Ovviamente il nostro “amore” era qualcosa di diverso dal solito, era l’amore che una padrona prova per uno schiavetto e quello che uno schiavetto prova per la sua padrona e questa era l’unica forma di amore che avrei mai potuto conoscere. Ormai la padrona Francesca mi aveva fatto totalmente suo anche a livello psicologico, oltre che fisico e sessuale. Mi aveva manipolato così bene la mente che mi sono sentito libero: ero riuscito, grazie a lei, ad accettare la mia condizione con molta serenità e leggerezza, dopo essere rimasto per tanto tempo nel mezzo, senza mai decidermi per una parte o per un’altra. Anche psicologicamente mi aveva aiutato ad accettare me stesso e finalmente a realizzare quale fosse il mio ruolo e cosa fossi io per natura. In una settimana mi aveva trasformato nel suo schiavetto verginello ...