Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – quarta parte
Data: 17/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
Questa è la quarta parte della mia storia con Francesca, alla quale ormai ero totalmente succube. Intendiamoci, non che la cosa mi dispiacesse, perché avevo scelto io così e lo avevo fatto per ragioni molto profonde, che lei aveva ben capito. Quando, purtroppo, ti rendi conto che le donne non ti guardano nemmeno per sbaglio, che hai ricevuto solo rifiuti in vita tua e che non riesci a suscitare il benché minimo interesse in loro, vuol dire che forse bisognerebbe un attimo mettersi a pensare e capire che si ha un ruolo ben definito nei loro confronti. Queste cose Francesca le aveva ben capite e, anche se se ne fosse in qualche modo approfittata, a me non sarebbe importato, perché a me andava bene così.
Il giorno dopo la sua scopata con Marco fu decisamente particolare. Io la notte ero crollato tanto ero stanco dalla giornata trascorsa a servire la mia padrona, mentre lei era stanca per essersi scopata quel ragazzo che ormai voleva a tutti i costi. Francesca , come sempre, fu molto delicata con me: lei si svegliò per prima verso le 8:00 e mi lasciò dormire fino alle 10:00, orario a cui mi svegliai io normalmente e senza che mi chiamasse. Svegliatomi, la trovai di fianco a me e mi disse: “tesoro, dormito bene?”. Io risposi: “Sì, padrona, è stato molto bello dormire con lei e la ringrazio per avermi fatto riposare”. Lei disse: “Ho pensato che fosse meglio per te dormire, ieri è stata una giornata molto impegnativa. Mi sono sentita veramente venerata e grazie a te mi sono ...
... fatta una scopata fantastica con quel bel figo di Marco”. Io dissi: “Padrona, sono lieto che lei abbia avuto modo di fare sesso con un vero uomo”. Lei disse: “Beh, sì, effettivamente mi sono divertita molto. Marco è stato fantastico, sa davvero come prendere una donna”. Io dissi: “Beh, padrona… anche lei da quel che ho visto sa come far godere un uomo. Ha fatto delle cose che.. wow… sono state davvero spaziali!”. Lei, accarezzandomi il viso, mi disse: “Già… chissà come ti sarebbe piaciuto essere al posto di Marco… ma per stare con me ci vogliono tante cose, che tu non hai ahhaha… ma, tranquillo, come mio zerbino sei perfetto e questo mi interessa”. Io dissi: “Padrona, non si preoccupi… sono ben cosciente che più delle seghe per il suo divertimento non posso farmi… lei mi possiede, può fare di me quello che vuole, io sono uno sfigato e posso solo essere il schiavetto”. Lei, contenta di sentirmi dire ciò, disse: “molto bravo, sfigatello… ormai hai ben capito quale debba essere il tuo modo di pensare e come devi percepirti nei miei confronti. Penso che su questo ormai non ci sia più niente da affinare”. Poi io dissi: “Padrona col suo permesso, vorrei sistemami e rendermi presentabile”. Lei disse: “ma certo, sfigato… andiamo in bagno. Prima ti lavi i denti e poi fai pipì nella solita maniera… ormai non credo più di doverlo specificare…”. Nel frattempo la padrona si accorse della mia classica erezione mattutina: “ma guarda un pò… con l’alzabandiera come un 13enne ahahah… vabbé, ma è ...