1. Maledetto covid 4 sesto capitolo


    Data: 24/05/2018, Categorie: Etero Autore: Amoreepsiche, Fonte: EroticiRacconti

    ... capire ma è troppo leggero il contatto… un altro dito si posa sulle labbra, delicato… poi scende sul mento ne disegna il profilo fino alla gola e non si ferma, continua giù, verso il solco del seno. Il respiro si fa più affannato, il cuore accelera i battiti. Pu pum.. pu pum.. pu pum.. un bacio sulla spalla poi un altro, è un uomo, forse mio suocero forse il suo amico… le mani si fanno più intraprendenti, scivolano sul seno, lo toccano, lo accarezzano, lo stringono ma non raggiungono mai i capezzoli. È una tortura, il mio corpo vuole di più… pu pum pu pum pu pum… e il sedere, un’altra mano lo accarezza, di donna, le lunghe unghie ne percorrono la rotondità del gluteo, leggere… si spostano sull’altro… e lo artigliano, si richiudono sulla carne come zampe di aquila che ghermiscono la preda. Una fitta, dolore che mi strappa un urlo… poi di nuovo quiete… carezze a lenire il dolore… e una lingua, li dove le unghie hanno scavato la mia carne. Calda, morbida, vellutata… spingo il sedere indietro per favorirne il contatto… e mani che si aggiungono alle mani, sulle gambe, i polpacci e più su le cosce… le accarezzano ne tastano la consistenza, salgono fino a sfiorare il cespuglio di peli che ormai è zuppo di piacere… e sciaff, un dolore intenso, uno schiaffo al seno che mi toglie il respiro e sciaff, un altro… contraggo i muscoli della pancia, stringo i pugni serro i denti… ma non emetto alcun lamento… è una sfida tra loro e me. Poi nuove carezze altri baci… altre mani… di donna… ...
    ... sfiorano i capezzoli, ci giocano… scosse elettriche si propagano nel corpo togliendomi il respiro… pupum pupum pupum… il cuore ormai è impazzito. Gocce di piacere si staccano dal mio ventre rigandomi le cosce, una mano le raccoglie e me le porge alla bocca… è il sapore del mio corpo, è il sapore del mio piacere e ne gusto ogni sfumatura. Una mano sconosciuta si impossessa di un capezzolo, lo gira tra le dita, lo tira e… una fitta quando il metallo freddo si chiude sul capezzolo, cosa mi hanno messo? Fa male!!! ma cerco di resistere… e poi l’altro… stesso trattamento stesso dolore.
    
    -fa male? Più o meno del vuoto lasciato da Marco?
    
    La domanda di mio suocero è come uno schiaffo in pieno viso che alimenta il mio proposito. Voglio andare fino in fondo. Cerco di estraniarmi dal dolore ai capezzoli pensando al cazzo di mio suocero, così grande e grosso chissà com’è averlo dentro… serro istintivamente le gambe al pensiero ma uno schiaffo sulle cosce e l’ordine perentorio di allargarle mi riporta alla posizione iniziale. Qualcuno appoggia un oggetto alla mia vagina e senza fatica lo spinge all’interno. Una pallina o qualcosa di simile che dopo poco comincia a vibrare. Istintivamente chiudo nuovamente le gambe nel tentativo di resistere al piacere e una sberla mi colpisce il sedere. Forte, secca, a mano aperta, certamente di un uomo. Urlo per il dolore che però si mescola con l’intenso piacere generato da quel corpo dentro di me. Anzi mi accorgo che il dolore amplifica il piacere. Che ...
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