STORIA DI UN SUPERDOTATO
Data: 16/08/2021,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... intime. Piaceva molto anche a loro. Nessuna penetrazioni per carità, e diventai anche un buon linguista, ma tanta soddisfazione reciproca.
Per me, che prima fuggivo davanti agli sguardi degli altri, era un paradiso. Tra l’altro lo spargersi della voce ribaltò lo scenario che avevo vissuto, anzi subito, da adolescente. Divenni ‘popolare’. Non più scherno ma battute spesso amichevoli, una volta anche da un docente, da parte dei maschi; risatine maliziose delle ragazze quando pensavano che non le vedessi e tante’ beh, non esageriamo, diverse ragazze che cominciarono a farmi ‘gli occhi dolci’.
La mia vita sessuale era rivoluzionata e, mentre continuava la mia ricerca di un ‘ambiente ospitale e ricettivo’, proseguiva la mia carriera universitaria.
Rodolfo: l’incontro con lui cambiò ancora la mia vita. No, non nel senso che pensate voi, sono etero e nemmeno curioso, cambiò per ciò che comportò successivamente.
All’inizio del terzo anno dovetti cambiare casa e ne presi una con lui, mio compagno di corso con cui andavo abbastanza d’accordo. Trovammo subito un’intesa efficiente ed efficace. In comune avevamo la cucina ed il salotto, dove studiammo diverse volte insieme, poi ognuno aveva una sua camera, spaziosa, dove trovare all’occorrenza della privacy.
Rodolfo stava insieme a Rosa, universitaria anche lei ma di un’altra facoltà, e capitò di uscire insieme qualche volta o di trovarsi, più spesso, a casa. Sentivo anche i ‘rumori’ che provenivano dalla sua stanza quando ...
... si appartavano, ma poiché anche loro potevano udire i ‘rumori’ fatti da me quando mi appartavo io con qualche ragazza la partita era pari e ognuno se ne fregava altamente.
Ad ogni modo, con Rodolfo nacque una bella amicizia e, per estensione, lo fu anche con Rosa. Amicizia, quindi confidenza. Senza entrare nel profondo ma stavamo bene tutti assieme. La svolta di cui parlavo avvenne quando Rodolfo ebbe problemi a casa che lo turbarono compromettendogli lo studio e, di riflesso, il rapporto con Rosa. Era nervoso, svogliato, irascibile, taciturno. Di colpo non era più la bella compagnia di un tempo. Cercai di essergli vicino per quanto potevo ma purtroppo non potei aiutarlo, anzi cara grazia che non mi mandò a quel paese come fece con altri amici che volevano aiutarlo anche loro.
Per farla breve, un fine settimana che Rodolfo tornò a casa di fretta per un qualcosa, ci ritrovammo abbandonati io e Rosa a casa. Lei prima si lamentò e poi si sfogò con me. Era sinceramente innamorata di lui ma non ce la faceva più a sopportare la situazione. Anche sul piano sessuale, mi disse, non era più come prima. Difatti non li vedevo più appartarsi con la stessa frequenza e spesso li sentivo litigare.
– Cazzo Massimo, ti pare possibile che io sia costretta a fare da me? L’altra settimana avevo bisogno di allentare la tensione prima dell’esame e’ di solito io e Rodolfo ci facciamo un fine settimane di scopate così il lunedì sono tranquilla, rilassata e pronta. E invece quello stronzo si ...