1. La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 8


    Data: 11/08/2021, Categorie: Trans Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69

    ... nemmeno! Non finché non ti vengo sulle tette, tesoro!”
    
    Ci mise poco.
    
    Dopo tre minuti la mia bellissima coppa G era ricoperta di sperma.
    
    “Ehi! La prossima volta vacci piano! Non so ancora come si lavino!” Le dissi riprendendola scherzosamente.
    
    Mi baciò.
    
    “Avresti preferito ti venissi in bocca?” Mi disse con aria di sfida.
    
    “Non ti sei ancora stancata? Ho più sperma nello stomaco che cibo dopo stanotte.” La guardai con la mia miglior faccia da porca.
    
    Aggiustai il reggiseno e indossai il vestito che mi aveva portato.
    
    “Sei meravigliosa. Però ora è il mio turno.” Disse.
    
    “Vuoi scoparmi? Ma non c’è tempo!”
    
    “Ma che hai capito! Devo cambiarmi!” Mi rispose.
    
    Effettivamente solo ora notai che aveva ancora addosso il vestitino che le avevo prestato.
    
    Andò in bagno.
    
    “Ti vergogni di me?” Le dissi scherzando.
    
    “No tesoro. Voglio sorprenderti.”
    
    Andò in camera mia con il suo zaino, di cui non mi ero per niente resa conto.
    
    Dopo pochi minuti ne uscì con un vestito che le arrivava alle caviglie. Ai piedi aveva delle décolleté in vernice nera con un tacco che ad occhio sembrava essere un tacco dodici.
    
    “Che ne pensi?” Mi disse.
    
    “Sei bellissima, tesoro.”
    
    Si girò di lato e lo vidi. Il vestito era completamente aperto su entrambi i lati, solo due piccole clip per lato, all’altezza delle costole e dei fianchi, lo tenevano unito.
    
    Il respiro si fece corto. 
La baciai e la carezzai.
    
    Notai che non portava il reggiseno.
    
    “E sotto? Hai messo ...
    ... qualcosa?”
    
    “Sì.”
    
    Provai ad aprirle il vestito in quel punto ma mi schiaffeggiò forte sul dorso della mano.
    
    “Lo vedrai dopo. La serata è lunga.” Mi disse.
    
    “Tua madre lo sa che sei così porca?” Le dissi baciandola ancora.
    
    “Certo che lo sa. Per chi credi mi sia vestita così?”
    
    Prese le sue cose e si diresse verso la porta.
    
    “MALLORY! Ti sei dimenticata il cappotto! Come faccio ad uscire di casa, adesso?”
“Paola, tesoro. Sei così incredibile che nessuno capirà nulla. E poi? Che male c’è. Io non sono gelosa. Sai a quanta gente farai venir voglia? Ho già visto il ragazzo del primo piano, non sembra male, sai? Secondo me si unirebbe volentieri…”
    
    “IDIOTA!” Le urlai rabbiosa.
    
    Lei mi prese le mani e le tenne tra le sue. Le accarezzò e mi disse solo una frase.
    
    “Non devi temere, tesoro. Ci sono io con te.”.
    
    Mi portò verso la porta. Presi le mie cose dal portaoggetti appeso a muro e chiusi la porta dietro di me.
    
    Scesi lentamente le scale, con Mallory che mi dava il braccio.
    
    “Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale.” Pensai.
    
    Fu la prima volta che uscì di casa. Il nostro Uber ci aspettava già con il motore acceso.
    
    Entrammo.
    
    “Buonasera signore. Mi confermate l’indirizzo che mi avete dato?”
    
    Mallory disse l’indirizzo della signora Jones.
    
    Iniziammo a baciarci. Non potei fare a meno di notare lo sguardo da marpione del conducente. Un po’ questa cosa mi eccitava.
    
    Arrivammo a Chelsea davanti alla villetta in cui la signora Jones, sua ...
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