1. La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 8


    Data: 11/08/2021, Categorie: Trans Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69

    La mattina dopo mi svegliai di buona lena. La luce della finestra irradiava la stanza e definiva i lineamenti di Mallory, distesa nel letto accanto a me. 
Era bellissima. Il viso in penombra aveva dei lineamenti delicati, gentili, femminili.
    
    Sembrava non avesse nemmeno un accenno di barba, probabilmente l’aveva fatta rimuovere definitivamente.
    
    I suoi capelli poggiavano sul cuscino e nonostante la notte ai limiti dell’impossibile, emanava un profumo dolcissimo.
    
    Le carezzai i fianchi facendo scorrere le dita delicatamente sulla pelle scura.
Lei iniziò a sorridere, solleticata dal movimento delle mie dita.
Scesi un po’ con le dita e indugiai un po’ sul suo pene gigantesco.
Non era eretto come ieri sera ma era davvero grande.
    
    Lo solleticai un po’.
Lei tenne ancora gli occhi chiusi ma sorridendo disse: “Hai ancora voglia prima di lavorare?”
    
    Non me lo feci ripetere due volte, mi girai con la testa sul suo cazzo e lo portai alla bocca.
Lo fagocitai e iniziai a leccarlo. Lo sentii diventare enorme nella mia bocca e provai con tutte le mie forze a tenerlo lì.
    
    Mallory si mosse un po’ e iniziare a fare le stesse con me. Iniziammo un sessantanove appassionato. Mallory venne, io non ancora. Ingoiai la sborra calda ma continuai a leccarlo.
    
    Venni anche io. Lei non si fece venire in bocca ma, per rendere tutto più eccitante, si fece schizzare su tutta la faccia. 
Si girò con la testa dal mio stesso lato e mi guardò.
    
    I suoi occhi color zaffiro erano ...
    ... meravigliosi.
“Aspetta” le dissi “Vieni al mio posto.”
    
    Ci scambiammo.
Adesso il suo volto era illuminato dalla luce che entrava dalla finestra.
Le gocce di sperma riflettevano i raggi del sole e la luce, finalmente, mi faceva vedere i suoi occhi come mai prima d’ora.
    
    La baciai.
    
    Lei sorrise.
    
    “Devo lavorare stamattina” dissi triste.
    
    “Io attacco oggi pomeriggio. Se vuoi ti tengo compagnia” rispose.
    
    “I privilegi dello smart working” dissi sorridendo. “Ci facciamo una doccia?”
    
    “Come lei desidera, signorina” mi disse prendendomi in giro.
    
    Levai la giarrettiera e le calze che ormai erano l’unico indumento che portavo.
    
    Mallory stava per fare lo stesso ma la bloccai. Le strinsi le caviglie e mi portai i piedi sulla faccia.
Glieli leccai leggermente e poi le iniziai a sfilare le calze.
    
    Ogni volta che le guardavo la pancia, l’unica cosa che riuscivo a notare era il suo cazzo enorme.
    
    Lo baciai di nuovo.
    
    Lo afferrai con la mano e la costrinsi a seguirmi in bagno.
    
    Iniziai a far scorrere l’acqua della doccia e ci entrai senza togliermi la parrucca. Lei mi seguì e iniziammo a insaponarci. 
La parrucca si rivelò il miglior acquisto dell’anno dato che non accennava a muoversi.
    
    L’appoggiai con la schiena al muro. La afferrai dalle cosce e portai il suo bacino all’altezza del mio cazzo. 
Lei mi avvolse con le gambe ed io la penetrai con forza.
Lei aprì le braccia per reggersi alla porta della doccia, io faticavo a rimanere stabile.
    
    “Aspetta, non venire. Ti prego.” Mi ...
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