1. Una scuola speciale


    Data: 05/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Serendipity1707, Fonte: EroticiRacconti

    ... timidezza, barcollando tra come mi hanno appena trattata (un pezzo di carne) ed il modo rispettoso con cui mi salutano. Sembrano sinceri, non sarcastici. Mi gira la testa mentre lui parla “Vede signorina? Non è stato difficile. I ragazzi sono ben educati e avrà modo di conoscere più a fondo le sue colleghe” il tono con cui lo dice non lascia dubbi. Poi controlla l’ora e con un piglio soddisfatto accelera il passo. “Venga signorina, abbiamo ancora 20 minuti per una lezione importante ad una classe speciale. Così lei conoscerà la mia insegnate preferita ed io avrò modo di poterla valutare per una lezione di marketing ai ragazzi!”. Arriva alla porta e la apre platealmente, attendendo che io lo raggiunga, per poi farmi accomodare con un inchino demodé.
    
    Entro. Questa volta cercando di tenere la schiena dritta. Per prima vedo la ragazza alla cattedra. Una figura minuta dal viso da bambolina, capelli neri, legati in uno chignon elegante, occhi grandi e ciglia lunghe, naturali. Veste uguale all’altra insegnante. Seno tondo e alto, sotto la bluse. Si nota che non porta reggiseno ed i capezzoli lasciano piccole ombre dietro il raso candido. I fianchi sono femminili ma contenuti.
    
    Mi sento nuda davanti a lei, per il modo in cui mi guarda. Avanzo titubante, spronata dal dirigente. La classe è molto simile all’altra: circa 15 alunni in prevalenza maschili. Ma dalle pose che hanno e dagli abiti che indossano emanano una elevata disponibilità economica.
    
    Il dirigente entra e si ...
    ... avvicina con calma alla ragazza. Le carezza una guancia e poi comincia a baciarla con trasporto. Resto a guardarli per qualche decina di secondi. Si stacca per dirmi. “beh? Non va a farsi presentare” indicando col mento i banchi e tornando ad amoreggiare con l’insegnante. Capisco che la mia passerella è uno dei rituali della scuola. Cerco di controllare la paura mentre mi avvicino ai ragazzi. La memoria fisica delle palpate di poco prima mi limita i movimenti. Il catwalk si svolge in maniera molto simile. Palpeggiamenti e commenti volgari mi avvolgono da ogni direzione. Qualche strizzata in più, da parte delle ragazze. Cattive e sadiche. Solo verso la fine un ragazzo si alza davanti a me. È un ragazzone alto, sicuro di sé, sportivo. Mi blocca la strada e mi afferra per i capezzoli tirandoli in su. “Prendimi il cazzo in mano” mi sussurra il 19enne con aria di sfida. Cerco di guardare il dirigente, per capire se è lecito, per cercare un appiglio con cui evitare questo ordine. Lui mi osserva distaccato, ma non reagisce, continuando a baciare la sua dipendente. Ho le dita fredde, le nocche bianche che tremano mentre infilo una mano nell’elastico della tuta. Sotto trovo un ospite già pulsante e duro che cerca aria. Per fargli dispetto glielo tiro fuori. Esposto a compagne e compagni. Ma questo gesto sembra solo eccitarlo di più e gli altri non sembrano turbati. Solo una sua compagna, che lo fissa concentrata, non si unisce al coro di risatine. Lui solleva le mani e tira ancora più i ...
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