Una scuola speciale
Data: 05/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Serendipity1707, Fonte: EroticiRacconti
... vista e blusette di raso sbottonata fino ai seni. Ai banchi una 15ina di ragazzi e ragazze che mi osservano curiosi. Il dirigente fa i convenevoli di rito, introducendomi e parlando con la professoressa mentre mi invita a passeggiare tra i banchi per farmi conoscere.
Mani che mi palpano, risatine e ghigni più o meno sotterranei. Dita che esplorano la mia carne, che si intrufolano tra le cosce. Palmi che soppesano seni e glutei. Schiaffetti provocatori per vedere come reagisco. Io cammino tesa in quella fossa di belve, cercando di coprire la mia paura con un sorriso di circostanza. Ma i miei occhi saettano tra i vari ragazzi, occhi timorosi e spaventati dai loro sguardi famelici. Soprattutto le ragazze mi inquietano, nei loro occhi vedo sadismo non mediato da lussuria. C’è chi mi chiede di piegarmi, chi mi ispeziona la bocca come fossi una puledra. Una passerella denigrante e assurda.
Il dirigente parla tranquillo, si intrattiene con l’insegnante. Chiede come va la sua vita privata e quando suo marito accetterà di diventare cuckold. Lei si scusa per il tempo che ci sta mettendo a convincere il marito ad accettare la cosa. L’uomo, poi, si rivolge alla classe presentandomi, illustrando i corsi che terrò e evidenziando in maniera umiliante le mie doti di sottomissione e alcune parti del mio corpo. I ragazzi rispondono al loro direttore con tono molto rispettoso ed educato, ma utilizzando termini estremamente volgari riferendosi a me. Il contrasto è straniante. Questo mix ...
... di rispetto e volgarità mi dà le vertigini.
Poi imparo una delle prime regole del campus. Senza preavviso il direttore si sbottona la patta e mostra alla classe il suo membro: rilassato e comodamente penzolante sopra lo scroto. L’insegnante scatta e si inginocchia davanti allo scettro del Padrone. Si volta a guardarmi con sguardo teso e spaventato, invitandomi con gli occhi a imitarla. La sua tensione aumenta nel vedermi reagire cosi lentamente, mi fa cenno con la testa di raggiungerla, sempre più a disagio. Quando finalmente reagisco, andando a inginocchiarmi di fianco a lei, sembra rilassarsi e declama parole di ringraziamento verso l’asta molle baciandola con devozione. Fa questi gesti con lentezza, guardandomi, per insegnarmi. La seguo in questo rituale e, mentre bacio il membro di questo sconosciuto, ne capisco il significato tanto futile quanto fondamentale per noi sottomesse.
“Vedete? La nuova professoressa ha delle spiccate doti di adattamento” annuncia il dirigente alla classe “ha già imparato la regola fondamentale dell’istituto: quando il mio membro è fuori deve essere adorato dal corpo insegnanti”. Parla alla classe, ma ho come l’impressione che queste parole siano rivolte a me. Un segno di apprezzamento per la mia intraprendenza e l’occasione per cominciare a formarmi come insegnante.
Si ricompone, lo rimette nei pantaloni con calma. La mia collega si rialza. Usciamo dalla classe seguiti dai saluti formali ed educati di tutti i ragazzi. Mi ingobbisco di ...