Io non ho paura del buio
Data: 02/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: giochinsieme, Fonte: Annunci69
... sul letto o sul tavolo mentre fantasticava che ciò avvenisse invece sulle proprie tette. Anche questa attività notturna in realtà era un deja-vue per entrambi: c’è chi non è in grado di assegnare alla mente il ruolo di principale organo sessuale, quello dove si scatenano fantasie, eccitazioni, orgasmi e quindi guarda con scherno quelli che sanno godere anche col sesso virtuale, giudicandoli degli sfigati o dei segaioli.
E se gli sfigati fossero loro, capaci solo di ripetitivi atti di ginnastica sessuale che coinvolgono solo i propri organi sessuali senza nemmeno immaginare quanto sia eccitante stimolare la propria mente?
Una sera lui nelle loro telefonate descrisse alla perfezione il famoso incontro al buio: due corpi che si cercano, si sfiorano nel buio di una stanza, poi lui che la spinge contro il muro, apre la sua camicetta, inizia a stimolare con la lingua i suoi capezzoli turgidi, infila la mano sotto la gonna corta e - nel sentire il perizoma intriso del suo desiderio - le alza una gamba e la penetra, per poi farla girare e prenderla da dietro fino a raggiungere un rapido orgasmo.
Entrambi si eccitarono molto nell'immaginare quella scena per cui forte tornò nelle loro menti il desiderio di vivere un'esperienza che per entrambi sarebbe stata inedita.
Quando lui qualche sera dopo le chiese di uscire, notoriamente lo step 4, decise di giocare il tutto per tutto e le chiese di farsi trovarsi ad un casello autostradale poco distante da casa sua.
Non si ...
... aspettava una risposta affermativa, pensava che alla fine si sarebbero incontrati come tutti per il solito cocktail, modello speed date, il cosiddetto step 5, per poi magari poco alla volta (o subito) ritrovarsi nello stesso letto, il famigerato step 6.
E invece la sventurata rispose, direbbe il Manzoni.
A pochi metri da quel casello lui aveva letto di un hotel quattro stelle, utilizzato anche per le riprese di una nota soap opera televisiva pomeridiana, che avrebbe garantito charme all'incontro e quindi prenotò immediatamente una camera.
Lei, uscendo di casa in un misto di agitazione e paura, non lo poteva immaginare e più semplicemente pensava a come sarebbe potuto essere un incontro in un parcheggio a fianco dell’autostrada.
Dove sarebbero andati? E il buio fantasticato?
Certo il fatto che lei al telefono volle precisare che si sarebbe presentata all’incontro con dei castigatissimi jeans, anche piuttosto stretti da sfilare, non sembrava certo deporre a favore del suo piano di regia e quindi si sentì un po’ idiota nel trovarsi oramai da solo dentro una stanza d’albergo.
Ma non c’era più tempo per i ripensamenti: lei aveva mandato un sms (all’epoca non esisteva whap) avvisando che era partita e si stava quindi avvicinando al luogo dell'appuntamento, lui a quel punto con fare trafelato preparò l'atmosfera nella stanza: si era portato il necessaire per preparare un Kir Royal per cui vanno pazzi i francesi e anche del pregiato rhum, ricordo di una vacanza a Santo ...