1. Al ristorante


    Data: 01/08/2021, Categorie: Feticismo Voyeur Masturbazione Autore: Laura151079, Fonte: xHamster

    ... mentre entrava ed usciva.
    
    Aprivo leggermente la bocca come se lo volessi ricevere tra le mie labbra. Mi passavo leggermente la lingua sulle labbra sempre con molta discrezione.
    
    Ero eccitatissima. Sentivo la passerotta bagnatissima, mi contraevo, sospiravo.
    
    Sarebbe bastato sfiorala solo per un attimo e sarei venuta.
    
    Lo stuzzicavo dicendogli:
    
    "Dai zio schizzami, ti prego schizzami. Schizzami dentro la fighetta o mi bocca, dai schizza. Non resisto più".
    
    "Sto impazzendo Laura. Sono lì per venire, ma come faccio qui".
    
    "Dai zio, guarda la mia bocca. Dai schizza". Mentre avevo aperto leggermente la bocca mostrandogli anche la mia lingua.
    
    Sentire la sua mano che mi stringeva forte in quel momento mi sembrava di sentire le sue contrazione dell'orgasmo.
    
    Anche da parte mia ero al limite, ma era difficile riuscire a venire lì.
    
    Non era riuscito a venire neanche lo zio, era rimasto anche lui con la sua voglia dentro.
    
    Eravamo anche stati raffreddati dal cameriere per una successiva eventuale ordinazione.
    
    Nel frattempo aveva chiamato la zia non vedendoci a casa una volta rientrata.
    
    "Siamo ancora a cena, ci stiamo divertendo come matti. Guarda che poi Laura vuole trascinarmi nella movida salentina, faremo tardi". Le aveva risposto.
    
    "Tranquillo divertitevi. Quando torni non fare rumore, vado a dormire che domani mattina devo alzarmi presto. Ho un impegno a Lecce".
    
    "Ma cosa avrà in mente" avevo pensato. "Perché faremo tardi. Dove vorrà portarmi. Che ...
    ... intenzione avrà". Per un attimo mi ero impaurita. Insomma un conto farlo a parole ed un altro farlo veramente.
    
    Ma soprattutto avevo forse più paura di me stessa. Lo zio aveva quel potere su di me.
    
    Insomma non sapevo se fossi stata in grado di resistergli.
    
    Ma lo zio era una però a troppo intelligente. Sapeva benissimo che se avesse forzato avrebbe rischiato di perdere quello che gli stavo concedendo.
    
    Avevo capito questo e mi sentivo più tranquilla anzi quasi protetta da lui. Avevo capito che non avrebbe osato oltre. Potevo provocarlo quanto volevo, soprattutto quando avevamo mangiato un cono gelato in modo molto provocante, passeggiando successivamente nelle vie di Gallipoli.
    
    Era stata una bella e divertente serata.
    
    Lo zio non aveva proposto altre situazioni.
    
    Eravamo rientrati in casa ed avevamo fatto tutto in silenzio per non svegliare la zia.
    
    Rimasta sola in camera pensavo a quanto successo.
    
    Lo zio mi eccitava troppo., aveva quel qualcosa mi modificava i parametri.
    
    Avevo una voglia matta del suo pisellone.
    
    Lo avevo sognato da tutto il pomeriggio, mi ero anche comprata le zucchine!
    
    Immaginavo che lui fosse lì con me. Mi spogliavo ma immaginavo che fosse lui a spogliarmi.
    
    Mi spogliavo lentamente. Quando mi ero sfilata piano piano le mutandine mi dicevo "sei bellissima" come se fosse lo zio a dirmelo.
    
    Una volta rimasta completamente nuda stringevo a me un cuscino, mi strusciavo contro.
    
    Avevo messo una zucchina all'estremità inferiore ...
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