Giochi pericolosi
Data: 22/05/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Cignonero_, Fonte: RaccontiMilu
... volto. ‘Dafne, devi scusarmi se ti trattengo oltre l’orario d’ufficio, ma in questo ultimo periodo, mi sei sembrata poco attenta, e vorrei solo metterti in guardia, non puoi continuare così, sarei costretto a prendere provvedimenti avvertendo i piani alti, e a questo, non mi ci farai arrivare, perché, sono sicuro che un atteggiamento del genere, da parte tua non si ripeterà più’ Ecco, era partita la ramanzina, se non fosse stato per la buona chimica fra di noi, a quest’ora probabilmente, avrebbe agito diversamente. Rimasi in silenzio ad ascoltarlo, Lo fissai mentre si alzava per raggiungere la finestra, dove, rest’ a guardare quel cielo di pece. Stavo per cominciare a parlare quando lui si voltò a fissarmi le gambe ‘In quest’azienda, siamo tutti importanti, ma nessuno è indispensabile, devi esserne consapevole, perciò vedi di tornare in te, Dafne’ Parole crude, pesanti. La luce nei suoi occhi sembrava minacciosa, al punto tale da investirmi un senso di soggezione. Decisi di desistere, per quella sera non se ne sarebbe parlato di azionare il nostro piano, la situazione non mi sembrava per nulla adatta, ma qualcosa sarebbe cambiato di lì a poco, anche se la fuga in quel momento mi sembrava l’unica soluzione sensata. ‘Capisco Dario, sono felice che tu me ne abbia parlato, d’ora in poi il mio comportamento per quest’azienda sarà quello che è sempre stato’ replicai ‘Se non conoscessi il tuo valore qui dentro, non te ne avrei parlato direttamente, e poi ci tengo a te’ Mi alzai ...
... dalla sedia e sorrisi, sarebbe stato quello il momento giusto, ma non me la sentivo di forzare la situazione ‘Grazie Dario, grazie davvero per esserti premurato così nei miei riguardi…’ Non ebbi il tempo di completare la frase, Dario si era avvicinato pericolosamente a me e con un gesto delicato mi sfiorò la coscia, senza proferir parola mi fece ritrovare seduta sulla scrivania, con le sue mani alzò la gonna fino a scoprire i ganci della giarrettiera. Lo fermai per tempo annunciandogli che avevo un partner, lui di tutta risposta scrollò le spalle ‘Non sono geloso’ affermò Ora, sapevo di poter sfruttare a mio favore quella circostanza. ‘Allora non ti dispiacerà se anche lui partecipasse a questo gioco…’ Il mio atteggiamento così diretto, credo, avesse disorientato Dario anche se solo per un secondo, mi fissò ad occhi stetti, come ad aspettarsi la conferma della veridicità di quelle mie parole, tenni lo sguardo nel suo senza esitazioni ed allargai le gambe, mostrandogli la fica; non indossavo biancheria intima, come mi era stato ordinato da Marcello; Dario ghignò, capendo perfettamente il gioco. Non mi toccò più e annuì senza dire niente. indietreggiò con gli occhi puntati tra le mie cosce, e m’interrogò ‘Quando?’ “Venerdì” replicai Non c’era bisogno d’altro. Uscii da quella stanza esaltata ed allo stesso tempo inquieta. Nel parcheggio, voltai lo sguardo al suo ufficio, c’era ancora la flebile luce accesa, di colpo il vento gelido sfiorò il mio corpo, rabbrividii e mi infilai in ...