Puttanella del mio professore
Data: 19/07/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sensazioni
Autore: manupicco, Fonte: RaccontiMilu
... più delle volte abbassava solo i pantaloni e i boxer, quindi quando lo facevo venire in bocca, dovevo fare molta attenzione a non far cadere una goccia dalle labbra, dovevo bere e deglutire tutto per non rischiare di farlo macchiare. – – Capisco. – la interruppe Rinoldi – Se no chissà che spesa di tintoria. – – No professore, non è questione di tintoria, lo sperma ha un potere quasi corrosivo, se poi è su un tessuto scuro va trattato con degli accorgimenti altrimenti ti resta l’alone chiaro. – La biondina evidentemente non aveva colto la battuta ironica di Rinoldi, riprese a raccontare. Non sempre era facile, perché venendo mi esplodeva in bocca con la potenza esplosiva di un fuoco d’artificio e mi colmava le guance di sperma: dovevo inghiottire molto velocemente per non rischiare di farlo fuoriuscire dalle labbra o sentirmi annegare nel seme. – – Devi aver vissuto dei momenti terribili, immagino? – Rinoldi sembrava aver preso gusto a lanciare frecciatine ironiche di cui lei pareva non accorgersi, forse perché la pressione psicologica di quella confessione piccante l’avevano resa poco reattiva e presente a sé stessa. – Si professore, vivere quel rapporto clandestino mi procurava continue tensioni e patemi d’animo. Poi a complicare tutto c’era il sentimento che sentivo nascere verso Goffredo: col trascorrere del tempo lo vivevo sempre meno come l’amico maturo con cui confidarmi di un tempo, ma iniziavo a sentirlo come un amante più vecchio di me, in altre parole me ne ...
... stavo innamorando. – Perbacco, questo si che è un bel problema. Immagino che esercitasse, sulla tua giovane mente, tutto il fascino dell’uomo esperto e vissuto. – commentò il professore. – Non solo, c’era con lui un’intima comunione mentale e soprattutto fisica. Avevamo entrambi la stessa sensibilità sul piano fisico, io a esempio impazzivo per l’odore del suo corpo nelle parti intime. – – Ah! Quindi sei affetta da Olfactofilia, ovvero quella parafilia che prova un piacere sessuale negli odori viepiù corporali. – Non so di che malattia si tratti, so solamente che adoravo annusare le sue ascelle, soprattutto se aveva un po’ sudato. Poi mi si squagliava la fighetta, quando mi trovavo, magari durante un sessantanove, in prossimità delle sue zone intime. Sarà che laggiù c’è sempre una leggera umidità, fisiologica negli uomini come nelle donne, ma se avevo le narici nello spazio tra l’ano e lo scroto, quell’afrore caldo e maschio mi stordiva. Saranno stati i feromoni maschili, ma quell’odore così intenso e carnale mi faceva venire la voglia di fare le cose più porche. Un po’ come la sensazione che mi dava l’annusare il cannello della peretta con cui avevo subito un clistere, dopo che era stato nel mio culetto. – – Capisco, devi avere un naso particolarmente sensibile. – aggiunse conciliante il professore. Si, ma anche lui non era da meno, mi creda. Come dicevo, durante i nostri incontri, non mi levava subito le mutandine, si prodigava a farmi eccitare all’estremo: carezze, leccate, ...