Puttanella del mio professore
Data: 19/07/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sensazioni
Autore: manupicco, Fonte: RaccontiMilu
... faceva fermare. Sapevo che avremmo sicuramente iniziato qualche giochino, infatti, dal cruscotto dell’auto estraeva sempre qualcosa di nuovo da provare. Una volta tirò fuori un sacchetto che conteneva degli elastici,alcune mollette da bucato e un grosso “plug” in silicone, di un allegro color pervinca. Era lungo circa quindici centimetri, con un diametro di cinque. Aveva la forma di un goccia rovesciata con la punta arrotondata e si restringeva, nella base, a un diametro di due centimetri, terminando con una placca tonda che, restando al di fuori dell’ano, fungeva da fermo impedendo al plug di scivolare all’interno dello sfintere. – E cosa ci faceva con quelle cose? – chiese Rinoldi, con voce atona. Mi mise gli elastici stretti intorno all’attaccatura al busto di ogni seno: in quella maniera sembravano due palloncini con la plastica stretta nel mezzo. Avevo le tette gonfie, con i capezzoli così turgidi da sembrare prossimi a esplodere. Lui prese a leccarmeli e mordicchiarmeli piano, poi applicò una molletta a ciascun capezzolo, facendoli oscillare con tocco delle dita: era una tensione dolorosa e stimolante allo stesso tempo. Poi mentre stavo sdraiata sul sedile, mi diede da insalivare il plug, lui si inginocchiò a leccarmi la fighetta e l’ano, usava la lingua in maniera meravigliosa, schiudendo con lentezza le grandi labbra, inserendola nella vagina quel poco che consentiva la mia verginità, per poi scendere al buco del culetto, e lì la lingua penetrava tutta, ...
... lasciandomelo colmo di saliva. Quando fui tutta morbida e fradicia di secrezioni, mi introdusse poco alla volta il grosso plug nel culetto. Aveva un bel diametro, ma entrò tutto fino alla placca di fermo, mi sentivo l’intestino pieno, ero tutta aperta, era una sensazione molto soddisfacente, più di quella che provavo con la cannula del clistere. Mi chiese di cambiare posizione: volle che ruotassi in maniere da avere la testa tra le sue gambe e i piedi in alto, posti sulla spalliera del sedile passeggeri. Sfilò la cintura dai pantaloni e mi fece spalancare le cosce. Tenendola in mano arrotolata intorno alla fibbia, prese a colpirmi il sesso, con la parte terminale, dando piccole cinghiate. Sobbalzavo e sospiravo, bruciavano un poco, a ogni colpo contraevo i muscoli pelvici e di riflesso stringevo quelli dello sfintere, aumentando la sensazione di essere dilatata a dismisura dal plug affondato nell’ano. Volle che gli leccassi i testicoli e gli prendessi il sesso in bocca, mentre mi strizzava i capezzoli, pressando sulle mollette, e continuando a colpirmi la fica aperta. Gli piaceva farmi quelle cose, aveva il sesso teso e duro, goccioline gustose mi insaporivano la bocca, gli infilavo la lingua fra le natiche, affondandola nell’ano sapido, poi gli prendevo i testicoli in bocca mentre gli penetravo il retto con due dita. Il suo odore, di sesso e di maschio infoiato mi riempiva le narici, era eroticamente stordente: la situazione, con quelle cose tanto porche, fatte così in maniera ...