1. Jazmine, una stella cadente


    Data: 17/07/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... le mie attenzioni su uno dei giornaletti porno. Sentendo i suoi passi avvicinarsi, mi ero fiondato sul letto in attesa del mio pasto, dimenticandomi del giornaletto sulla scrivania. Lei era entrata, aveva posato il vassoio sul letto e si era andata a sedere alla scrivania.
    
    Concentrato sul cibo che avevo davanti, non mi ero accorto che il suo sguardo era caduto sul giornaletto. L’aveva fissato per un po’, dopodichè si era girata a fissarmi con un sorriso sornione.
    
    “Tu! Vuoi scoparmi, vero?” – aveva chiesto, rompendo quel silenzio che c’era stato per giorni tra noi e rischiando di mandarmi di traverso boccone che avevo in bocca.
    
    Un camion a 100Km orari sul muso mi avrebbe sicuramente stordito e spiazzato molto meno di quelle sue parole. Alzato lo sguardo, ero rimasto a fissarla basito.
    
    “Vuoi scopare con me?” – era tornata a chiedere
    
    “Jaz…ma…che…” – avevo balbettato, incapace di riuscire a dare un senso a quella sua domanda.
    
    Avevo impiegato qualche secondo per riuscire a fare mente locale: Jazmine, la scrivania, il giornaletto porno. Avrei voluto morire.
    
    “E questo?” – aveva continuato a chiedermi sollevando la pagina della rivista su cui campeggiava a chiare lettere la scritta FRATELLI INCESTUOSI seguita dall’immagine di due ragazzi intenti ad accoppiarsi.
    
    “Quella…beh…è una cosa mia…cioè, una fantasia…mi piace l’idea che due fratelli possano…ma non pensare che io…con te…beh…insomma…e poi io e te…non siamo fratello e sorella…” – le avevo risposto ...
    ... cercando di arrampicarmi sugli specchi
    
    Jazmine continuava a guardarmi con il suo sorriso sornione: “Cazzate!” – aveva risposto
    
    Aveva ragione. Io e Jazmine non siamo consaguinei. Quando sono nato, durante il parto, mia madre ebbe delle complicazioni e, sebbene i medici fossero riusciti a salvare me e lei, avevano annunciato ai miei che non avrebbero più potuto avere altri figli. Questa cosa, malgrado il mio arrivo avesse dovuto portare solo allegria, aveva fatto piombare mia madre in una profonda depressione, incapace di accettare una famiglia con un solo figlio. Alla fine i miei decisero di valutare l’opzione adozione e, un paio di anni dopo era arrivata a casa Jazmine, una bellissima bimba dagli occhi e dai capelli neri che da quel momento sarebbe stata mia sorella. Io e Jazmine avevamo condiviso tutto fin dall’infanzia e, sebbene crescendo i nostri ci avevano raccontato la verità sull’adozione, noi avevamo continuato a sentirci fratello e sorella in tutto e per tutto.
    
    Tornando a quanto stava accadendo nella mia stanza: lei si era alzata e lentamente si era avvicinata a me, decisa a non mollare su quello scomodo argomento.
    
    “Cosa stavi facendo prima che arrivassi? Ti stavi masturbando? Sei venuto? Oppure…” – quel suo incalzare mi stava mettendo veramente a disagio
    
    “Jaz, ti prego…” – la imploravo disperato
    
    “Sei riuscito a sborrare? Ho interrotto la tua sega? Eh? Eh?” – conoscevo bene Jazmine, sapevo che non si sarebbe fermata finchè non le avrei detto la ...
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