1. Jazmine, una stella cadente


    Data: 17/07/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... verità
    
    “No. Non ho fatto in tempo.” – le avevo confessato, sperando di essere riuscito a fermarla
    
    “Fammelo vedere, tiralo fuori!” – Jazmine continuava ad insistere sul medesimo argomento: dopo avermi spinto sul letto e aver costatato che avevo ancora la zip aperta, aveva tirato giù l’elastico delle mutande liberando la mia erezione.
    
    “Quindi…fammi capire, brutto porco pervertito…” – aveva continuato sorridendo – “…metti a tappeto il mio ragazzo, ti masturbi furiosamente leggendo storie di fratelli che scopano…e vorresti negare che non hai mai sognato di finire a letto con me?”
    
    “Jaz, ti prego! Io…” – continuavo ad implorarla con poca convinzione, mentre lei aveva già preso in mano il mio pisello duro.
    
    “Sei un grandissimo maiale…” – continuava a ripetermi mentre piacevoli sensazioni iniziavano ad offuscare la mia mente.
    
    Con quel poco di lucidità che mi restava in corpo, avevo portato la mia mano sulla sua, deciso a fermarla, almeno finchè anche io non avessi ottenuto da lei la verità: “Jaz, aspetta…perchè? Perchè non mi hai difeso? Perchè hai lasciato che mi facessero tutto questo? Sai bene che ho picchiato John perchè ti stava facendo male.”
    
    Il suo volto si fece serio.
    
    “Tutta quella improvvisa violenza…il tuo volto deformato dalla rabbia…io ti conosco, o meglio, credevo di conoscerti più di me stessa. Vederti fare quelle cose, davanti a tutti…non era da te…ho avuto paura che fossi cambiato, che fossi posseduto…poi, quando sono venuta a spiegarti le ...
    ... mie ragioni mi hai ruggito in faccia…ancora una volta non eri il fratello che ho sempre amato, ma uno sconosciuto…” – mentre mi parlava i suoi occhi erano tornati a gonfiarsi di lacrime.
    
    “Io ti amo profondamente. Amo la tua allegria, amo quando mi aiuti a fare i compiti, amo quando mi dai quegli abbracci stritolosi, amo il tuo bacio della buonanotte sulla fronte più di quelli di papà e mamma, amo le tue incursioni nel mio letto la domenica mattina, quando mi vieni a svegliare a suon di solletico facendomi rischiare di farmela addosso…” – Jazmine aveva continuato con un lunghissimo elenco di quelle che per me erano piccole, stupide azioni quotidiane, mentre per lei rappresentavano il suo mondo.
    
    “Ma quel mostro…quella bestia violenta che hai tirato fuori a scuola…io non la conosco! Mi fa paura, non la voglio nella mia vita.” – si era interrotta per prendere il mio viso tra le sue mani – “Non puoi e non devi proteggermi in quel modo! Io rivoglio indietro il mio fratellone!”
    
    Finalmente, dopo settimane, mi rendevo conto dove avevo sbagliato. La voce di Jazmine mi era arrivata al cuore riuscendo a togliere, con la sua immensa dolcezza, tutte quelle nuvole nere che per giorni mi avevano incupito.
    
    “Ma allora John…?” – avevo protestato, tentando di capire cosa si sarebbe aspettata da me quel giorno.
    
    “John è un imbecille. L’unica cosa che avresti dovuto fare era chiedergli di togliermi le mani di dosso.” – Jazmine si era interrotta improvvisamente e aveva chiuso gli ...
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