1. L'incantesimo della strega (parte 1)


    Data: 21/05/2018, Categorie: pissing, Autore: Ermesincuriosito, Fonte: EroticiRacconti

    ... bianchi, ed un malefico ghigno sul viso.
    
    "Io non..non ho mai...io...la pipì...è..." continuava a vacillare la ragazza
    
    "La pipì è deliziosssa" si insinuò Giulia tra le parole e i pensieri della ragazza con il suo sibilo
    
    "..de..de..li..ziosa..?" chiese la ragazza balbettando come se stesse imparando una nuova parola.
    
    "La pipì è deliziosa" incalzava Giulia con il suo tono impassibile.
    
    "La pipì è...deliziosa..." ripeté la ragazza annuendo, un pò a fatica, plagiata come se fosse sotto un incantesimo.
    
    "La pipì è deliziosa" ripeteva Giulia il suo incantesimo, che ormai aveva penetrato l'anima della sua vittima. La ragazza in ginocchio sul letto, a 4 zampe si avvicinò a Giulia arrivando con la testa quasi tra le sue gambe.
    
    "Bevi" fu l'ultimo ordine di Giulia
    
    La ragazza, alzando il viso verso la vulva della sua padrona, aprì la bocca preparandosi all'umiliazione.
    
    Giulia davanti alla luna adombrava gran parte della scena, facendo calare un'oscurità surreale nella stanza, tanto da rendere difficile vedere quello che stava succedendo su quel ...
    ... letto.
    
    L'udito era l'unico su cui fare pieno affidamento. E infatti lo sentì, sentì chiaramente, in quell'oscurità irreale, l'urina sgorgare copiosa da Giulia, raggiungere gorgogliando la bocca della ragazza, in questo perverso battesimo saffico. Sentì distintamente lei deglutire, e farlo più volte, mentre l'urina continuava a fuoriuscire e cadere sfrontata sul viso della ragazza e sul letto.
    
    Passarono degli interminabili secondi, in cui l'unica cosa che si poteva sentire era il suono della pipì che sgorgava.
    
    Finché tutto tacque.
    
    Con la mano sinistra Giulia sollevò il mento della succube ragazza e le disse penetrandole gli occhi "Brava, sei proprio la mia cagnolina, ora puoi pulirmi".
    
    E così la ragazza obbedì nuovamente, tirandosi leggermente su iniziò a leccare prima il piede, poi le gambe ed infine la vulva della sua nuova padrona, assaporando quanto rimaneva di quella perversa minzione.
    
    Fu in quel momento che Giulia, con quello che nel buio della stanza mi sembrò un ghigno di vittoria, sollevando il viso mi penetrò con i suoi neri e brillanti occhi. 
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