1. L'incantesimo della strega (parte 1)


    Data: 21/05/2018, Categorie: pissing, Autore: Ermesincuriosito, Fonte: EroticiRacconti

    ... camera sua: mugolii, gemiti, urla, cigolii di letto erano all'ordine del giorno, senza curarsi di chi fosse in casa in quel momento, senza un minimo di contegno e decenza. Negli ultimi tempi tra l'altro aveva incentivato la sua attività sessuale nelle ore notturne, coincidendo proprio con l'orario in cui rientravo a casa stremata da una giornata intensa di studio e dal stancante lavoro serale in pizzeria.
    
    Credo che a volte lo facesse proprio per dispetto nei miei confronti.
    
    Ci detestavamo. Per lei ero probabilmente la classica bigotta di provincia retrograda, per me lei era la classica pervertita di città. Due mondi agli antipodi.
    
    Ma come tutte le cose, anche quelle brutte sarebbero durate non molto oltre. Ero in fase di tesi ma una volta laureata le cose sarebbero sicuramente migliorate: come minimo avrei potuto finalmente lasciare quell'odiosa sistemazione e trovare magari una stanza singola più dignitosa.
    
    Il periodo era concitato: tirocinio, tesi, la pizzeria. Tutto ciò che desideravo fare alla sera era crollare a letto e dormire. E come a farlo a posta, in quel periodo Giulia aveva rapporti sessuali ogni singola dannata notte. Ed erano sempre più rumorosi ed il suo atteggiamento sempre più menefreghista tanto ormai di rado chiudeva anche la porta, quasi a voler far di proposito quanto più rumore possibile.
    
    Una notte, non riuscendo a chiudere occhi per l'incessante attività sessuale nella stanza accanto infastidita e disgustata allo stremo, decisi di ...
    ... cantargliene quattro o quanto meno di andare lì e chiuderle la porta sbattendola forte (visto che non sono tipo da scenate plateali): magari finalmente si sarebbe ridimensionata un pochettino.
    
    Mi alzai, impettita mi diressi alla sua porta, ma ciò che mi si presentò davanti agli occhi mi bloccò.
    
    I raggi di luna che entravano dalla finestra di fronte la porta baciavano il corpo nudo di Giulia che, in ginocchio sul letto posto sotto quella finestra, guardava con aria autoriaria la sua concubina, stesa anche lei nuda, supina con il viso rivolto verso Giulia e mugolava. All'inizio non riuscì a capire bene cosa dicesse, ma poco dopo riuscì a distinguere chiaramente le sue parole
    
    "Ti prego fammi bere". E lo ripeteva come un mantra.
    
    Finché dalla bocca di Giulia un luminosissimo filo di saliva, argenteo per il riflesso lunare, raggiunse il viso dell'amante che con le dita lo raccolse e se lo portò alla bocca.
    
    "Ancora mia regina" supplicava la ragazza.
    
    "Adesso ti do di meglio" disse spavalda Giulia, che sedendosi sul viso dell'inerme ragazza, dando le spalle alla porta, aggiunse "Leccami troia, leccami che ti vengo in bocca".
    
    La ragazza sembrò accogliere con estrema gioia l'ordine di Giulia, più volte sentì provenire un soffocato "siii" di goduria e perversione provenire dall'inguine della mia coinqulina. Nella mente di quella povera ragazza, la situazione doveva essere tra le più eccitanti tanto che dopo dopo poco prese a masturbarsi mentre continuava a dare piacere a ...