1. Autunno a Venezia


    Data: 14/07/2021, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... gradini, nella mia stanza, col balcone che guardava il mare. Non incontrammo nessuno, anche se dubito che li avremmo visti se li avessimo incontrati.
    
    “Ah, hai una doccia!” Mi trascinò nel piccolo bagno: “Fanne una con me.”
    
    Insieme lasciammo che l'acqua schizzasse su di noi mentre ci baciavamo e giocavamo dolcemente. Gli insaponai la schiena e portai le mani davanti a lui per alzare e carezzare le sue grandi palle ed il cazzo semiduro. A sua volta lui si inginocchiò e baciò la mia cappella stuzzicando la fessura. Ci asciugammo e senza smettere di toccarci ci avviammo al letto in un'aureola di sesso ed amore.
    
    Ci abbracciammo, ci baciammo e ci toccammo l'un l'altro, carezzando e toccando ogni parte di noi. Io succhiai le dita dei suoi piedi e glieli massaggiai, lui mi mordicchiò i lobi e mi penetrò un orecchio con la lingua.
    
    Gli succhiai il prepuzio e gli bagnai il pene rigido. Sentii la sua lingua penetrarmi, mi leccò finché il mio buco non implorò di essere riempito. Con le gambe sulle sue spalle lui fece scivolare la sua asta scivolosa di saliva. Saliva lentamente e con forza dentro di me scivolando oltre il mio sfintere e rimanendo accoccolato su di me, ed io sentii quelle belle palle contro di me. Cominciò lentamente e poi divenne più selvaggio. Scavò nel mio passaggio come se fosse determinato ad andare oltre il punto in cui nessuno fosse mai arrivato. Anch’io volevo eiaculare, lo sentivo salire, poi lui sborrò versando grandi sprizzi dentro di me. Lo strinsi ...
    ... e mi masturbai fino a che, dopo poco, coprii ambedue col mio succo d’uomo. Le nostre grida avrebbero dovuto destare l'albergo e magari lo fecero, ma quando lui precipitò su di me e restammo sdraiati ansando e delirando di lussuria, l'unico altro rumore era il leggero sussurrare delle onde sulla spiaggia sotto il balcone.
    
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    Quando mancavano sei mesi al mio ventunesimo compleanno, George mi portò a Venezia, voleva ampliare i miei orizzonti, mi sistemò in un albergo sul lido dato che sapeva che avrei voluto nuotare. Lui aveva da trattare degli affari ma c'incontravamo a pranzo in qualche trattoria o piccolo ristorante ed io gli dicevo quello che avevo fatto.
    
    Avevo passato le prime tre notti facendo sesso con Bruno. Ora lui se n’era andato a casa dalla sua famiglia e dopo la mia prima notte solitaria, anche se avevo dormito come un bambino, mi ero svegliato con un dolore, mi mancavano quelle gambe lunghe sotto quel corpo sodo e quella bocca che baciava come nessun’altra bocca che avevo incontrato precedentemente. Farsi seghe sotto la doccia non era come avere il culo leccato o essere succhiato (o facendolo anche a lui). Il mio sperma non aveva il sapore giusto quando non era mescolato col suo. Avevo passato la mattina nuotando, poi avevo preso il vaporetto per andare a Venezia per incontrare George per il pranzo.
    
    George mi suggerì di andare ad esplorare antichi bacini o i mercati nella parte nord orientale della città. Dopo che ci fummo separati mi misi in moto e dopo ...
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