Autunno a Venezia
Data: 14/07/2021,
Categorie:
Anale
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
George, caro dolce George: aveva sentito che avevo bisogno di allargare i miei orizzonti e scoprendo che non ero mai stato in Italia, insistette per portarmici. Gli piaceva l'idea di aprirmi a nuove esperienze. E, anche se non l'avrebbe mai ammesso, il fatto che alcune di quelle esperienze fossero sessuali e per di più omosessuali, aggiungeva un fremito nascosto al vedere questo ventenne invertito trasformarsi da bruco in falena se non farfalla.
Attraversammo la Francia e ci fermammo per il fine settimana da suoi vecchi amici che stavano festeggiando l’ottantesimo compleanno di qualcuno. Bevemmo lo stesso Champagne che era stato servito all'incoronazione di Re Edoardo VII. Sicuramente un intenditore l’avrebbe trovato non più brillante ma al mio palato innocente ed incorrotto sembrava delizioso. La mattina seguente feci un giro per le cantine dove si produceva lo Champagne e fu lì che vidi Bruno per la prima volta.
Così come c’erano tour privati per gli ospiti, ce n'erano anche di pubblici e lui era in uno di questi. Non aveva niente di speciale e tuttavia tutto era speciale in lui. Era con la sua sorella e suo cognato ed era chiaro che avrebbe desiderato non essere con loro. Assomigliava molto a sua sorella ma era più sexy. Quel trio disparato stava dando spettacolo, sua sorella stava litigando con lui e lui chiedeva scusa ma chiaramente si chiudeva sempre più in se stesso. Aveva grandi e profondi occhi blu a mandorla ed una bocca generosa. I capelli erano ‘biondo scuro ...
... ed era allampanato, lo capii quando si alzò, doveva essere un metro e ottanta (più tardi scoprii che era alto un metro e ottantotto). C’era qualche cosa di vulnerabile in lui insieme al desiderio di essere in qualche altro posto.
Quando il suo gruppo si allontanò, gettò uno sguardo e mi sorprese a guardarlo. Sorrise e chiuse una palpebra in un lento ammicco prima di girarsi per andarsene.
Quattro giorni più tardi George ed io eravamo al Lido di Venezia in un lussuoso vecchio albergo dove lui era evidentemente ospite d’onore e conosceva i proprietari. Aveva prenotato stanze separate dato che doveva incontrare molte persone per affari e non voleva annoiarmi. Mi diede un elenco dei vari luoghi e palazzi che non potevo mancare di visitare. Esplorai Venezia al mio ritmo ed ogni giorno, quando ci incontravamo a pranzo o cena, gli raccontavo, quello che avevo visitato.
La prima notte l'aria era afosa, andai sul balconcino e guardai la spiaggia sotto di me. Le belle acque dell'Adriatico erano attraenti. Scivolai in un paio di Speedos ed in una vestaglia, presi un asciugamano e scesi al bar. Controllai di avere la possibilità di rientrare ed uscii. Lasciati cadere vestaglia ed asciugamano, entrai nelle calde acque dove poter giocare come un delfino nel suo elemento. Per qualcuno che aveva conosciuto solo i mari lungo la costa della Scozia o aveva nuotato nelle piscine municipali clorate, queste sensualmente calde acque erano una rivelazione. Nuotai, mi tuffai, giocai. Quando ...