Autunno a Venezia
Data: 14/07/2021,
Categorie:
Anale
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... uscii mi asciugai e tornai al bar dell’albergo. Stavo per ordinare un drink quando una profonda voce morbida dietro di me disse: “Posso offrirti qualche cosa?”
Mi girai e c'era Bruno. “Mi pare che ci siamo incontrati brevemente in Francia. Possiamo fare maggior conoscenza qui a Venezia?” e sorrise. Era uno dei sorrisi più accattivanti che mi avessero mai rivolto.
“Ciao. Grazie. Un Martini Rosso con ghiaccio.” Gli sorrisi e capii che non avrei passato la serata da solo.
“Anche tu stai in questo albergo?”
“Sì, al secondo piano” Sentii il mio cuore accelerare.
“Anch’io.” E sorrise.
“Sei ancora con la tua famiglia?” Lui scosse la testa.
“No, mi hanno sistemato qui mentre loro stanno con vecchi amici”
“Finiamo i drink, poi potrai mostrarmi la tua collezione di ‘acqueforti’?”
Uscimmo dal bar, prendemmo l’ascensore ed andammo nella sua stanza che era situata nella parte posteriore dell’albergo. Non c’era vista sul mare illuminato dalla luna ma non ci feci caso, io avevo una vista migliore. La porta si era appena chiusa e noi eravamo uno nelle braccia dell’altro con la bocca che cercava quella dell’altro. Le sue pieni labbra attrassero le mie e le lingue cominciarono il loro morbido e promettente ballo sessuale. Le sue braccia erano forti e mi avvolse tenendomi stretto contro il suo torace sodo. Potevamo sentire i nostri cazzi che si allungavano uno contro l'altro. La mia vestaglia precipitò a terra ed i miei speedo umidi furono lasciati cadere. Mi tirai ...
... indietro per avere abbastanza spazio per rimuovergli la polo e quando gli slacciai la cintura, gli shorts, precipitarono anche loro sul pavimento. Eravamo nudi e ci stavamo divorando l'un l'altro. Lui mi alzò, mi mise sul letto e precipitò su di me. La sua pelle era meglio del raso più eccellente, così liscia che passarci sopra le dita spediva scariche elettriche al mio corpo. Sentii i miei capezzoli indurirsi ed anche lui dovette sentirlo perché interruppe l'abbraccio e ne prese uno in bocca, mordicchiando la protuberanza rotonda, facendomi tendere e gonfiare il cazzo fino a farmi pensare che la cappella sarebbe partita come un razzo.
Girò quel suo corpo lungo, magro, agile ed il suo cazzo intonso riempì la mia bocca facendomi uggiolare di puro piacere. Si spinse profondamente nella mia gola. Sentii il mio scivolare tra quelle belle labbra che succhiarono la cappella bagnata di liquido pre seminale. Tirai un po’ indietro la testa e lasciai che la mia lingua assaggiasse il dolce flusso che il suo stava rilasciando.
Succhiai e giocai con la sua asta e col prepuzio poi abbassai la testa e presi in bocca il sacco e le due grosse palle ovali. Il mio naso scivolò tra le sue natiche rotonde ed annusai la sua virilità mentre lasciavo che la mia lingua si muovesse su, su nella valle di morbidi peli leggermente umidi fino al cancello delle sue profondità. Quando lo stuzzicai e succhiai delicatamente, si aprì e mi permise di bagnare il suo interno. Quando mi inserii ulteriormente, ...