La saga di giuliana -in ungheria parte prima
Data: 12/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... finalmente dopo tanto corteggiamento hanno mandato un fax da Singapore con le date degli incontri per concludere quell’affare che tu sai quanto sia importante per tutti noi, e quei deficienti gli avevano risposto che lunedì non potevo esserci perché ero in ferie. Ma ci pensi ho fatto tanto per combinare questi incontri e quegli incapaci stavano mandandomi tutto all’aria!”
“E adesso?” gli chiedo timorosa della risposta che già immaginavo.
“Niente per fortuna sono riuscito a sistemare tutto lo stesso. Ho confermato gli incontri e domani sera parto per Singapore: dovrò starci una decina di giorni”.
“E Budapest?” gli faccio.
“Ho provveduto anche a quello: ho annullato le prenotazioni. Ci andremo più avanti, prima della fine dell’estate, o al massimo entro un paio di mesi in autunno”.
“Che hai fatto? Cosa hai deciso tu? Tu agisci, decidi, annulli senza neanche avere l’accortezza di informarmi: io non conto dunque nulla, sono meno di niente per te”
“No che vuol dire, non potevo però rinunciare a questo affare colossale per andare in vacanza a Budapest”.
“Bene, sappi che tu sei libero di andare dove credi, io ho già la valigia pronta e domani parto per Budapest!”
Così dicendo lascio di stucco mio marito chiudendomi in camera e sbattendo la porta.
Sono furibonda, Gabriele è sicuramente un uomo dolcissimo e pieno di attenzioni nei miei riguardi, ma quando c’è di mezzo il lavoro è un rullo compressore, passa sopra a tutto, me compresa. Ma questa volta ha ...
... esagerato.
L’aria in casa la sera rimane elettrica, nessuno dei due fa alcun passo per avvicinare l’altro.
Io non ci penso proprio dopo quello che mi ha combinato.
Solo l’indomani prima di chiamare il taxi per l’aeroporto, Gabriele tenta un recupero verso di me, promettendomi che saremmo andati in Ungheria dopo il suo ritorno, non appena avesse sistemato le cose. Io rimango fredda, ma mi lascio salutare prima della partenza.
Rimasta sola, riprendo a pensare con nostalgia a Lucas, così decido e d’impulso prendo il telefono e provo a chiamare all’agenzia di viaggi per riprenotare il volo: poi se Gabriele mi ci vorrà riportare, ci saremmo andati di nuovo, così impara quello stupido a mettere il suo lavoro prima di me e delle mie esigenze.
Chiamo l’agenzia, ma – accidenti! – è già tutto prenotato, così anche l’indomani e il giorno dopo ancora.
Delusa metto giù il telefono.
Tutto sembra congiurare contro di me.
Mi spoglio e mi infilo sotto la doccia; l’acqua calda risveglia le mie voglie di Lucas ed immagino le sue dita sfiorarmi la pelle; così mi trovo ad accarezzarmi il seno.
I capezzoli immediatamente reagiscono e diventano duri e ritti. Poi faccio scivolare le dita verso il basso. Immagino che siano le dita di Lucas a sfiorarmi mentre scendono sempre più verso il mio sesso già gonfio di desiderio. Sento il mio respiro che accelera, diventa sempre più affannoso. Quando le dita incontrano il centro del mio piacere, mi sfugge un piccolo gemito. Infilo un ...