1. Serpe senza veleno…non morde (seconda parte)


    Data: 06/07/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... in cui lei faceva la sua “muta”, il suo cambiamento radicale di look. Il fatto che avesse anticipato il cambiamento di aspetto mi confermava la magagna in corso. “Che c’è?” – mi chiese in modo sgarbato “Fede, m’ha chiamato Ciccio e…” – le dissi “Sì…embè?” – mi interruppe seccata – “…stasera esco con te…ndò me porti?” “No, Fede, forse non ci siamo capiti: se devi combinarne una delle tue e vuoi il mio aiuto prima mi avvisi e poi…” – cercai di farle la ramanzina “No, no, no…non hai capito te, Ale: io stasera ESCO con te. Nun me ne frega un cazzo de dove vai e co chi te devi vedè: io stasera m’attacco a te come na tellina a ‘no scoglio! Ho giurato a Neus che non avresti fatto cazzate…piuttosto me faccio fucilà! Quindi vedi de datte na regolata! Stasera te vengo dietro pure se vai in bagno a piscià!”.
    
    Estasiato dalla delicatezza delle parole della marchesa “Federica Camaleonte”, nonchè stupito per il tono poco amichevole nei miei confronti, mi rassegnai ad entrare nell’ordine di idee che quella sera ai miei nuovi amici avrei dovuto presentare…già, chi avrei dovuto presentare? Non volevo presentarla come mia sorella. Al di là del suo parlare spesso troppo rozzo di cui spesso mi vergogno, mi sarei sentito ridicolo nel far vedere che mi portavo dietro mia sorella un po’ come un detenuto si porta dietro la palla al piede.
    
    “Fede…senti un po’…” – dissi, provando a far cambiare direzione al discorso – “…stasera ho un’appuntamento a Ostia con dei ragazzi che stanno fuori dal mio ...
    ... solito giro…hai presente quel gemellaggio tra la mia scuola e quella di Pomezia…?” “…’mbè?” – ribattè mia sorella con tono seccato “…mi conoscono poco e nulla…insomma…non è che potresti…cioè che io ti potessi presentare…come una semplice amica?” – chiesi titubante.
    
    Rumore di phon dall’altro lato del telefono.
    
    “Fede…?” – provai a chiamarla per capire se fosse ancora in linea “Senti Ale…me basta sapè che stasera annamo a Ostia e che co’ Ciccio m’hai retto er gioco, fai un po’ come cazzo te pare!” – e chiuse.
    
    Persi la pazienza. Richiamai nuovamente Fede per chiarire.
    
    “…ancora? Che voi?” – rispose seccata.
    
    “Avevo dimenticato di dirti due cose. Punto primo: io stasera con me non ti ci volevo, ti lascio venire solo per evitare che Neus sbrocchi, chiaro? Punto secondo: questa sera la marchesa ‘Federica di riva-stocazzo’ (riferimento a Elisa di Rivombrosa per ironizzare sui suoi modi tutt’altro che nobili) non deve esistere! Datti una regolata, Fede! Giuro che se mi fai fare una sola figura di merda ti prendo per il collo davanti a tutti e t’affogo con le mie mani sotto al pontile!” – questa volta fui io a chiuderle il telefono in faccia.
    
    Sia chiaro: non sono il tipo capace di compiere violenza sulle donne, ho solo imparato a mie spese che qui a Roma con gente del calibro di mia sorella se non te ne esci con minacce “impressionanti” e spettacolari, non vieni calcolato completamente. Tornai a casa e mi misi sotto con i compiti, provando a dimenticare tutto il resto. ...