1. Serpe senza veleno…non morde (seconda parte)


    Data: 06/07/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    Segue la seconda parte del racconto che vede tre ragazzi impegnati in una storia dal contorno folle, a tratti irreale. La terza e ultima parte sarà disponibile in anteprima assoluta sul mio blog a partire da domani. N.B. I protagonisti si intendono maggiorenni e consenzienti.
    
    Buona lettura!
    
    Ore 6 del mattino, la sveglia in camera mia cominciava a diffondere le note della radio: dimensione suono soft stava suonando Glicine di Noemi…un risveglio dolce, se non fosse che quel giorno a scuola non avrei visto Neus.
    
    Con gli occhi ancora chiusi la immaginavo in coda in aeroporto…magari pensando a me, a noi…o forse urlando ai suoi genitori, colpevoli di averla trascinata in vacanza a Barcellona. Sorrisi nel pensarla intenta a dire parolacce: è così inusuale da parte di Neus che quando lo fa ne resto divertito e affascinato allo stesso tempo.
    
    I miei pensieri vennero interrotti da un improvviso rumore. Aperti gli occhi, avevo notato un’ombra all’ingresso della mia stanza. Si muoveva in modo strano: la vedevo allontanare per poi ritornare sulla soglia della porta ed indugiare. Realizzai che si trattava di mia sorella, combattuta sull’entrare o meno. “Fe’…” – la chiamai, facendole capire che ormai l’avevo vista
    
    Lei, entrata con passo incerto nella stanza, si era seduta al bordo del letto.
    
    “Io…dovrei…insomma…” – aveva balbettato imbarazzata. Doveva portare a termine il gravoso compito che le aveva dato la sua migliore amica, Neus, la mia ragazza, ossia svuotarmi le ...
    ... palle per evitarmi la tentazione di provarci con altre ragazze. Le si leggeva in faccia, sebbene in penombra, che Fede avrebbe rinunciato volentieri.
    
    “Fe’…” – provai a rassicurarla – “…non è necessario che tu lo faccia. Dico sul serio. Sai benissimo che sono…” “…uno stronzo!” – concluse lei interrompendomi
    
    Ridemmo entrambe. La risata aveva allentato la tensione e Fede, fattasi coraggio, aveva infilato la mano sotto le coperte alla ricerca del mio pisello. Le agevolai la ricerca abbassandomi i pantaloni del pigiama e le mutande e guidando la sua mano sul mio pacco. Un po’ per la situazione imbarazzante, un po’ perchè al mattino noi maschietti siamo facilitati da questioni “idrauliche”, Federica trovò il mio pisello già in piena erezione. Un sorriso di soddisfazione misto a imbarazzo le si disegnò in volto. Poi, afferrato il mio pisello, cominciò a muovere la mano su e giù. Notai in lei un leggero distacco: il suo sguardo era fuggito lontano, in un angolo della stanza. Provai a pensare a qualcosa di eccitante ma…nulla…non ci riuscivo.
    
    “Fe’…non ce la faccio” – le sussurrai dopo un po’. “Dai, Ale, non è ora de fa lo stronzo!” – protestò lei – “Dobbiamo annà a scuola, se nun te sbrighi qui mamma e papà ce sgamano…” “Ok…proviamo in un altro modo” – le dissi – “Guardarmi.”
    
    Fede sapeva che se non mi avesse assecondato avrebbe dovuto arrendersi e deludere Neus già al primo tentativo. Si girò verso di me. Cominciò a fissarmi negli occhi mentre riprendeva a menarmi. Riuscivo a ...
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