“Non rinuncerò a questa vita” (2° parte)
Data: 01/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Voyeur
Autore: frankossido, Fonte: RaccontiMilu
... facendo sussultare Clara.
Poi sollevò ancora lentamente il vestito e piano si avvicinò alla figa calda.
Clara sentiva l’alito caldo di lui a scaldare ancora quel forno, come se temporeggiasse. Ma lei non poteva più aspettare.
Clara allungò il braccio sulla testa del ragazzo e con la mano afferrò la testa coperta da folti capelli. Con un movimento autoritario la spinse sulla sua figa e finalmente sentì la lingua di lui entrarle dentro.
Le bastò una piccola rotazione della sua lingua dentro di sé per esplodere nel primo fragoroso orgasmo di serata. Non se ne rese conto, ma urlò.
Eric non si tirò indietro, afferrandole i fianchi con entrambe le mani assaporò tutto il succo della donna, non la mollò e anzi la spinse a sé per arrivare ancora più in profondità. Leccava e succhiava, andava in profondità e strusciava le labbra sulle sue di labbra.
Clara era in trance, sentiva solo più il suo battito martellarle il petto, non ragionava e godeva.
Le venne naturale afferrargli il collo e stringerlo a sé baciandolo quando si decise a tornarle sopra senza più la camicia e con i pantaloni abbassati.
Con la mano afferrò quel maestoso palo di carne e se lo appoggiò alla figa. Lasciò a lui il compito di spingerlo dentro e quando lo fece dovette gemere di dolore dentro la bocca di lui visto che non voleva lasciarle le labbra.
Era la prima volta che la prendeva, era enorme e sentì il dolore farsi strada tra lei dopo tutto quel godimento.
Riuscì a staccarsi da ...
... lui e a mettere la testa di lato, aveva bisogno di gemere e respirare a fondo per abituarsi, lui ne approfittò per tenerla per le cosce sollevandole leggermente e per leccarle quel seno stupendo mentre la scopava sempre più forte, come un toro.
La sentiva urlare, la sentiva gemere e finalmente abituarsi al suo cazzo. Fu bagnato dal suo secondo orgasmo e la figa divenne ancora più liscia.
Ma lui voleva lasciarle un segno in quella figa, voleva che Alfredo fosse solamente più un minuscolo ricordo.
Sollevandola per le cosce la portò fuori dall’auto, la denudò lasciandole solo più i tacchi e le autoreggenti e la appoggiò sul cofano. Clara non riusciva a ragionare sconquassata da quegli orgasmi.
Venne messa a 90 sul cofano anteriore e si sentì ancora infilzare la figa. Eric però adesso le schiaffeggiava il culo o si piegava su di lei per afferrarle i seni. Scossa dalla sua pompata si lasciò cadere sul cofano freddo, le sue tette a far da cuscino.
Eric le stringeva le cosce invece che allargarle per far sì che la figa stringesse ancor più quel cazzo, la voleva distruggere.
Era a occhi chiusi e non si rese conto del guardone che spiava. Lo notò però Eric, impossibile non farlo. L’uomo, sulla sessantina, era con il cazzo di fuori che si segava furiosamente guardando Clara che gemeva come una cagna.
Eric alzò la mano per salutarlo, poi gli fece cenno di avvicinarsi.
Clara aveva la testa piegata sul cofano dal lato in cui non poteva vederlo. Quando si voltò ...