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Io studente e lei donna matura – di 1948
Data: 30/06/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... entrata si è girata ed ha chiuso la porta dietro di noi prima di sfilarsi la maglietta facendola passare dalla testa chiedendomi se mi fosse piaciuto quello che avevo visto qualche giorno prima. Lo stare con lei soli in quella camera nell’intimità della casa mi ha fatto ingrossare il cazzo ed ho guardato in basso per vedere l’effetto che stava lei stava facendo su di me. Vedendola mezzo nuda ho pensato che forse sarebbe stato meglio se mi fossi levato i vestiti di dosso. Ricordo di averle detto qualcosa del tipo “Sì, penso che tu sia davvero sexy, mi fai arrapare tanto” Lei mi ha spinto sul letto e mi sono seduto sul bordo. La mia erezione era puntava verso l’alto mentre lei si è messa a cavalcioni porgendomi le sue tette a goccia poggiandole sul viso in modo che potessi succhiarle. Le sue protuberanze rosa si sono indurite nella mia bocca. Mi sono dedicato alla succhiata di tutte e due le tette mentre si posizionava in modo da potersi abbassare su di me ed impalarsi nella posizione di cow girl. Immediatamente ho sentito la meravigliosa sensazione della sua figa calda e bagnata ed ha usato la forza delle sue cosce per cavalcarmi, sollevandosi e ricadendo, impalandosi sempre più a fondo. All’inizio mi ha messo le mani sul petto incoraggiandomi a godere delle sue tette pendenti e dare loro una stretta in modo che le mie dita le spremessero. Ero veramente in paradiso! Mi sono chiesto quanti altri uomini fossero stati nella mia posizione a chiavare la ...
... madre del mio amico che si impalava. Per tutto ciò che faceva e per quanto mi faceva godere mi sono chiesto se effettivamente avesse quarant’anni e con quanti uomini avesse scopato. Le sue tette mi ammaliavano e le avevo a portata di mano anzi di più perché lei ogni volta che le stringevo mi dava una risposta, un sorriso, un lamento di apprezzamento o una parola di incoraggiamento. “Pizzica i miei capezzoli” ha sussurrato durante la chiavata. Ad ogni pizzico o morso dei suoi grandi capezzoli ho notato il suo sorriso ed anche una smorfia allo stesso tempo. “Più forte” mi ha detto affinché tormentassi i suoi bellissimi capezzoli e io lo facevo felicemente stringendoli tra il pollice e l’indice. Quelle mie azioni hanno avuto come conseguenza l’accelerazione del suo ritmo sul mio cazzo e l’ho sentita bagnarsi davvero fino a colare. Non avevo mai avuto una donna con la figa liscia e bagnata sul mio cazzo prima di allora; in effetti ero verginello e quelle splendide sensazioni mi elettrizzavano. Continuavo a spremere i suoi capezzoli duri ed a guardarla contorcersi in estasi chiedendole di più mentre lei mi scopava come un animale selvaggio. Sentendo l’orgasmo in arrivo le ho detto “Ho intenzione di venire!” Lei si è preparata in modo da ricevere la sborra ed ho proseguito “Non fermarti! Più forte, per favore! Fallo il più forte possibile!” Per quel che ne sapevo all’epoca i capezzoli erano come dei bottoni, più forte li stringevi, più veloce sarebbe ...