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Io studente e lei donna matura – di 1948
Data: 30/06/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... al figlio. Quando la donna ha notato ciò che stavo guardavo ha afferrato il colletto della camicia lo ha chiuso e, prima che il mio amico potesse capire cosa stesse succedendo, ha lasciato la cucina in evidente imbarazzo. Al rientro la camicetta era chiusa e sotto si intravvedeva il reggiseno. Da quella mattina la guardavo come un sex symbol. Nella mia fantasia è nata la voglia di scoparla e per poterlo fare ho escogitato un piano molto semplice consistente nel far uscire di casa il mio amico in anticipo di venti minuti dandogli appuntamento davanti ad una cartolibreria vicino alla scuola. L’attuazione di questa idea è avvenuta pochi giorni dopo. Ero certo che il mio amico era fuori casa ma fingevo di non saperlo e speravo che la donna mi invitasse ad aspettare come ogni mattina. Tutto si svolto come previsto. Mi ha fatto entrare in casa ed ha fatto finta che il figlio fosse in camera. Si è dimostrata educata e gentile, ma c’era anche un po’ di tensione tra noi. Nella finta attesa già mi immaginavo i suoi lunghi capezzoli quando, guardandomi appoggiata al piano della cucina, mi ha sorpreso a fissare il suo corpo. Lei ha capito subito ed ha colto l’occasione per ciò che sarebbe successo e rivolgendomi la parola e parlando non più delle cose di ogni giorno ma di noi due ha detto che non potevamo farlo. Dal tono della sua voce era combattuta tra il rinunciare a fare sesso con me oppure abbandonarsi alla lussuria, trascinarmi sul suo grande letto e ...
... scopare. Fino a quel momento non l’avevo mai fatto e per me era un salto notevole, un fatto che significava una maturità sessuale facendomi sentire un maschio come tanti altri ma essere sicuro di poterlo fare bene con altre ragazze. In quei momenti ho replicato alle sue parole e l’ho praticamente supplicata dicendole in tanti modi che non potevo smettere di pensare a lei e che volevo che mi insegnasse a scopare. A ripensarci penso che la sua solitudine, intesa come mancanza di un compagno/a abbia contribuito alla sua indecisione ed anche al sentirsi piuttosto eccitata godendo delle mie attenzioni anche se pensava fosse un errore fare sesso con me che ero studente ed amico del figlio. Al tempo lei aveva quarant’anni ed insieme al figlio eravamo all’ultimo anno di liceo ma sia io che il mio amico suo figlio eravamo molto ingenui, apparentemente perché nella realtà entrambe ci piacevano le ragazze ed i loro attributi sessuali esposti soprattutto nei mesi di maggio e giugno. Quella mattina mi sono avvicinato a lei mentre parlavo e lei è indietreggiata lentamente finché non è si è sentita bloccata dal piano della cucina. Mi aspettavo un rifiuto all’ultimo momento ed invece non mi ha impedito di baciarla, di metterle le mani sulle sue tette sopra la sua camicia. Quella mia azione combinata le ha fatto fare un profondo respiro e poi una serie di respiri a bocca aperta da cui, con la mia esigua esperienza, ho capito che si era eccitata e che si aspettava un giorno o ...